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giovedì 29 luglio 2010

Crespi: «il dossieraggio contro Caldoro ha fatto perdere l’8,6% al Pdl campano»

Regione Campania - Nel mese di luglio, in coincidenza con l’esplosione dell’inchiesta sulle presunte trame per screditare il governatore campano Stefano Caldoro, il Pdl avrebbe perso in Campania 8.6 punti in termini di consenso. Lo stesso Caldoro registra una flessione dello 0.8%. Dati che emergono dal monitoraggio mensile sulla fiducia nei partiti e nei governatori svolto dalla società di Luigi Crespi, la Crespi ricerche, in collaborazione con la Full Research. Ilmonitoraggio si fonda su oltre 6000 interviste telefoniche effettuate su un campione rappresentativo della popolazione regionale. Nella graduatoria dei governatori, che vede il veneto Zaia in testa con una fiducia al 59,7%, Caldoro si colloca al tredicesimo posto con il 50,6% della fiducia, -0,8% rispetto al dato di giugno. «Una flessione statisticamente poco significativa — sottolinea Crespi — rispetto al 2% che perdono il governatore lombardo Formigoni e quello sardo Cappellacci. Un risultato che definirei perfino positivo se si mette in relazione con quello delle forze politiche della coalizione che lo sostiene». Infatti il Pdl in Campania — prosegue Crespi — dalle elezioni ad oggi, secondo noi ha perso circa 9 punti: un dato che più che una bocciatura al governo regionale guidato da Caldoro risente di quanto accaduto intorno al coordinatore campano del partito, Nicola Cosentino».Ecco perchè la tenuta del governatore per Crespi è un risultato importante. «Non credevo che l’opinione pubblica riuscisse a cogliere la differenza tra chi è sotto inchiesta e chi è parte lesa — aggiunge Crespi — . Ma i risvolti dell’azione di dossieraggio ai danni di Caldoro hanno colpito più di tutti dal punto di vista dell’immagine Nicola Cosentino». Nessun commento ieri sulla vicenda da parte del governatore. Intanto, il Consiglio regionale ieri ha approvato alcuni ordini del giorno, tra cui l’anagrafe degli eletti. Non è mancata tensione nella maggioranza. In aula hanno litigato l’assessore al personale Pasquale Sommese e l’ex presidente Sandra Lonardo su un emendamento che sottraeva l’obbligatorietà del passaggio in commissione per la nomina dei nuovi dirigenti. «Assurdo— ha detto Lonardo rivolta a Sommese— che un componente di giunta non spieghi il suo emendamento». Immediata la replica dell’assessore: «Stia zitta e legga le carte, piuttosto». Per il Pd è in corso una faida nella maggioranza. (da il Corriere del Mezzogiorno)

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