Piano di Sorrento - Dopo cinque anni, Giuliana Sgrena è tornata in Iraq. Ci è tornata da giornalista, per vedere cosa sta accadendo in questo paese, ma ci è tornata anche da donna che in quella terra ha vissuto un trauma fortissimo. Giornalista del Manifesto, Giuliana Sgrena è stata inviata in Somalia, in Palestina, in Afghanistan, in Algeria e ovviamente in Iraq. Ma è inutile nasconderlo: il suo nome ci è noto per un altro motivo. Cinque anni fa era inviata in Iraq quando è stata rapita, è stata tenuta prigioniera per un mese, e alla fine liberata. Fin qui potrebbe essere la tragedia pur terribile che tanti suoi colleghi hanno conosciuto. Ma nella sua storia non c’è un pieno lieto fine. Nicola Calipari, l’agente del Sismi che la stava portando in salvo quel 4 marzo di cinque anni fa, sulla strada per l’aeroporto viene ucciso dal fuoco di un blindato americano ad un chek-point. La Sgrena rimane ferita. C’è anche questo nel suo libro “Il ritorno. Dentro un nuovo Iraq”, che sarà presentato a Villa Fondi, lunedì 12 luglio ore 20, in un incontro organizzato dall'Arci Piano di Sorrento col patrocino del Comune.
Giuliana Sgrena non se la caca proprio nessuno.
RispondiEliminaA chi vuole uccidere la salute con questo libro inutile come il suo lavoro di pseudogiornalista?