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martedì 31 agosto 2010

Non rinuncio all’orecchino

Vendola candidato premier rinuncerà all'orecchino? "Difficilmente rinuncerò all'orecchino". Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), risponde a proposito della sua autocandidatura alla leadership del centrosinistra in vista di possibili elezioni anticipate e del suo 'orecchino' di cui si è parlato anche di recente tra gli addetti ai lavori. Si è mai visto - è la domanda comparsa in ambienti politici - un candidato premier con l'orecchino? Vendola alla domanda sorride e, per il momento, a chi glielo chiede, risponde che per lui sarà molto difficile rinunciare all'orecchino.

8 commenti:

  1. Abbiamo un premier che ha avuto, tra le tante cose, uno stalliere mafioso, un avvocato personale pluricondannato per crimini che lo riguardano. Abbiamo avuto esponenti del centrosinistra che abitavano a fitti irrisori in immobili dello Stato, che si trombavaano viados sniffando cocaaina ed andando a questi appuntamenti con auto blu. E così via.

    E mò ci vogliamo scandalizzare per l'orecchino di Nichi Vendola?

    Inoltre nel vostro post penso ci sia un errore. Parlate di "autocandidatura", secondo me nel momento in cui il governo di Berlusconi cadrà e verrà fissata la data delle prossime elezioni Vendola sarà candidato premier per acclamazione.

    Nichi dacci una speranza!!!

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  2. per me iscritto del P.D. il Signor Vendola è improponibile, in quanto , po0chi sanno che nella regione Puglia , l'Assessorato alla Sanità fa affari con una società milanese di cui sarebbe azionista la famiglia Berlusconi.

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  3. E tra quei pochi che lo sanno ci sei proprio tu...?
    P' favore...

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  4. Visto che sei informato dei fatti vai alla Procura della Repubblica e denuncia.

    Nichi Vendola è l'unico che da anni dice qualcosa (in realtà molte cose) di sinistra, che ha a cuore i problemi dei più deboli, degli ultimi della nostra società a differenza dei quattro pagliacci del PD che stanno a trastullarsi con formule intrerne di cui non può fregare di meno a nessuno.

    Mentre noi votiamo Vendola tu discuti con Massimino D'Alema se è meglio il meccanismo alla Tedesca o il doppio turno alla Francese o il terno secco sulla ruota di Napoli.
    Ma vai và...

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  5. Nichi come Antonio, vogliono apparire come dei Masaniello e vogliono creare delle potenti "oligarchie" personali per spartirsi il magna magna ( Sanità e Trasporti in primis) .

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  6. Da iscritto del P.D. vorrei fare alcune considerazioni:
    1) Vendola può benissimo " autocandidarsi" e poi spetterà al popolo delle primarie stabilire chi dovrà assumere il ruolo a premier;
    2)ritengo (a due anni dalla sconfitta) più che valida la tesi di Veltroni , no ad alleanze disomogenee che come già accaduto nel passato ( asse D'Alema-Bertinotti) hanno fatto fallire l'Ulivo dando via libera alla vittoria dei Berlusconi-Casini-Fini -Bossi ;
    3) il P.D. non si deve nè far abbindolare nè farsi intimorire da una sinistra massimalista ;
    4)la questione morale deve avere una priorità assoluta, facciamo pulizia presto e bene anche in casa nostra.

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  7. per qualcuno voglio dire che già so stato alla Procura di Trani , la giustizia è lenta ma non scordarella come recita un po' il vecchio adagio.

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  8. La tesi di Veltroni era così valida che hanno preso un capatone di quelli memorabili solo che nessuno ne parla.
    In Italia si è introdotto a forza un bipolarismo che bipolare non è. Meglio le alleanze che richiedono impegno ed equilibrio ma che hanno dato la possibilità alla sinistra almeno di andare al governo piuttosto che guardare Berlusconi distruggere le nostre istituzioni, il nostro stato sociale, i diritti dei lavoratori e la giustizia.

    Il bipolarismo è un utopia e come sistema non appartiene alla cultura politica italiana, va bene negli USA e in Inghilterra, quì da noi non gira per niente.

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