Meta - Tutti a casa con il sole allo zenit in una chilometrica processione che ha visto migliaia di bagnanti sfilare lungo le rampe ed il tunnel di accesso alle spiagge dopo l’out-out impartito dalle forze dell’ordine. La disposizione è scaturita in seguito al ritrovamento di un ordigno esplosivo rinvenuto a pelo di sabbia in prossimità del bagnasciuga dello stabilimento balneare “Lido Marinella” e che ha fatto catapultare sul posto uno spiegamento congiunto di forze appoggiato dal nucleo artificieri per una operazione di bonifica preventiva di arenile, scogliere ed anfratti del porto turistico. L’ordigno, della lunghezza di circa 16 centimetri contenente una cartuccia lunga 7 centimetri, di fattura rudimentale ed artigianale, si trovava sul bagnasciuga a pochi metri di distanza dalla prima fila di ombrelloni dello stabilimento balneare “Lido Marinella” ed è stato trovato intorno alle 15 dell’altro giorno dal personale del lido. “L’oggetto di cui si parla è stato scoperto subito dopo pranzo in prossimità della prima fila di ombrelloni, dice Marinella Longobardi, titolare dell’omonimo stabilimento balneare. E’ stato raccolto da un nostro bagnino con l’intervento del personale dei volontari dell’associazione carabinieri presenti in quel momento sul posto ed è stato subito consegnato ai carabinieri di Piano di Sorrento. L’oggetto somigliava ad una cartuccia esplosiva, completamente arrugginita, forse trasportata sul bagnasciuga dalle onde del mare”. Dalla stazione dei carabinieri di Piano di Sorrento diretta dal maresciallo Daniele De Marini il presunto ordigno esplosivo è finito nelle mani degli artificieri, in seguito è stata varata una vasta operazione di perlustrazione e bonifica dell’area interessata con uno schieramento di forze a cui hanno partecipato i carabinieri coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento, gli uomini del commissariato disposti dal vicequestore Antonio Galante, i militari della guardia costiera coordinati dal comandante Demetrio Antonio Raffa della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, i vigili del fuoco del distaccamento di via dei Platani di Piano di Sorrento. L’intera spiaggia è stata fatta evacuare per motivi precauzionali per consentire al nucleo speciale degli artificieri di eseguire le operazioni di perlustrazione e bonifica. La polizia municipale del Comune di Meta di Sorrento ha coordinato le fasi della evacuazione bloccando i semafori e dirigendo di persona l’uscita dei veicoli dal parcheggio e lo smistamento di almeno duemila bagnanti verso la stazione della circumvesuviana. Nessun allarmismo, tra i bagnanti pochi hanno capito quello che stava accadendo. “Non ci siamo accorti di niente, dice Antonio M. , 18 anni di Portici in spiaggia con la fidanzata Annabella, ci hanno solo chiesto di allontanarci lentamente dallo stabilimento, poi ci hanno informato dell’accaduto dicendoci che per oggi era il caso di interrompere la vacanza”. Allontanati dalla spiaggia anche i titolari del piccolo bar sul molo ed i clienti dei vicini lidi balneari. “E’ la seconda volta che mi trovo in una situazione del genere, spiega Mariano F. , 27 anni di Castellammare di Stabia. Tre anni fa ho assistito ad una operazione della guardia costiera che al largo di Punta Scutari fece brillare un ordigno bellico rinvenuto sui fondali. Personalmente non credo che l’ordigno rinvenuto fosse lì da tempo, da quello che ho sentito forse non era nemmeno pericoloso”. La cartuccia è ancora in possesso degli artificieri che la stanno esaminando, dai primi dati non sembra infatti che si tratti di un ordigno risalente all’ultimo periodo bellico. Qualcuno azzarda l’ipotesi che si possa trattare di un manufatto realizzato da pescatori di frodo e rimasto inesploso da anni. La forza delle correnti ed il mare leggermente ingrossato dell’altro ieri lo avrebbero liberato dal fondale sabbioso trasportandolo sul bagnasciuga. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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