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venerdì 24 settembre 2010

Fincantieri, Bobbio lancia il coordinamento dei sindaci torrese-stabiese

Castellammare di Stabia - La riunione su Fincantieri indetta dal primo cittadino di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, con i colleghi di Agerola, Casola, Gragnano, Lettere, Pimonte, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Torre Annunziata e Vico Equense, si è conclusa con la sottoscrizione di un documento unitario che sarà inviato, nelle prossime ore, al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e all'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. I sindaci hanno inoltre aderito all'iniziativa simbolica di solidarietà, promossa da Bobbio, impegnandosi a lasciare accese, da questa sera e per tutta la notte, le luci dei rispettivi Palazzi comunali in sostegno dei lavoratori della Fincantieri. “L'Amministrazione comunale, da me guidata, è e sarà ferma sulla difesa del cantiere e dei lavoratori. Per parte mia, scelgo convintamente di restare al fianco degli operai, chiedendo con forza che il nostro cantiere venga immesso nuovamente, a pieno regime, nel ciclo produttivo di Fincantieri”. Lo ha dichiarato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, al convegno nazionale sulla cantieristica organizzato da Fim, Fiom e Uilm. “Il cantiere è al centro di una crisi produttiva, legata in primo luogo a difficoltà di carattere strutturale: manca il bacino di costruzione e le navi vengono varate ancora con il sistema dello scivolo. Questo condiziona la tipologia di commesse ottenibili e il sistema della concorrenza sia a livello nazionale che internazionale. Piuttosto che lanciare a freddo ipotesi fantasiose circa misteriosi disegni di riconversione, sarebbe utile a tutti - Fincantieri in testa - riflettere insieme su questi dati oggettivi, lavorando per il riallineamento del cantiere ai livelli di competitività nazionale e internazionale e puntando, soprattutto, a incrementarne le caratteristiche tecniche”, ha aggiunto Bobbio. “Del resto, allo stato, l'unica soluzione possibile, sia come obiettivo immediato che come obiettivo di medio e lungo termine, è portare più lavoro al cantiere di Castellammare di Stabia. Nell'immediato, in maniera compatibile con l'attuale infrastruttura tecnica; nel medio e lungo termine realizzando il bacino di costruzione. È quindi indispensabile che si ponga mano, con l'accordo di tutti, a ridistribuire in maniera più equa il carico di lavoro di Fincantieri. Chiediamo con forza che, da questo momento in poi, nell'accordo tra sindacati, parti pubbliche e amministrazione del Gruppo, non si realizzi più una sola nave che non veda uno o più tronconi di essa affidati al cantiere di Castellammare o che, quando le sue dimensioni siano compatibili con l'attuale struttura tecnica del cantiere, si decida di realizzarla proprio da noi”, ha continuato il sindaco di Castellammare. “Questo ce lo devono, tutti, per la nostra storia e per le capacità delle nostre maestranze. Quello che non consento è che qualcuno possa solo ipotizzare di arrendersi, senza neanche aver tentato di percorrere tutte le vie necessarie o utili al rilancio del cantiere". (Il Velino)

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