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mercoledì 29 settembre 2010

Porto, in 500 con Oddati e Ranieri lancia la festa Pd

Inizia la festa. E prosegue la campagna elettorale dei due candidati alle primarie, Umberto Ranieri e Nicola Oddati. I tempi per il Pd cominciano a stringersi. Ieri mattina Ranieri, in qualità di responsabile del Mezzogiorno, ha presentato la festa, da domani al 3 ottobre, che il partito dedicherà al tema del Mezzogiorno. Tanto centrale la questione da dedicarci anche un dibattito specifico, sabato pomeriggio, con il presidente della Regione Stefano Caldoro, il leader dei finiani Italo Bocchino e Adriana Poli Bortone. Quattro giorni, senza un posto fisso, ma con eventi sparsi fra piazza Dante, Port´Alba, piazza Bellini, piazza Miraglia, con la collaborazione dei commercianti della zona, spazi per bambini, spettacoli, visite guidate in centro e film al Modernissimo. L´apertura politica spetterà domani alle 19.30 a Pierluigi Bersani, in piazza Dante. Ci saranno anche Massimo D´Alema venerdì, Walter Veltroni sabato e Rosy Bindi domenica. Laconico invece Ranieri sul tema delle primarie: «Non è la sede per parlarne». Ci scappa semmai la consueta risposta ai sondaggi di “Italia dei valori” per Luigi De Filippis: «Siamo lieti se vuole partecipare alle primarie». Frecciatina invece a Oddati, che ha convocato per la serata una manifestazione di apertura di campagna elettorale: «Mah, vediamo». La verifica in realtà è lusinghiera per l´assessore comunale. Oddati più tardi raduna circa cinquecento persone a stipare la sala della Stazione marittima. Candidatura a forte valenza municipale, finanche nel logo: un puzzle che va a comporre il gonfalone giallorosso e lo slogan volutamente a doppio senso, «la politica in comune». Presenti colleghi di giunta come Tino Santangelo, Rino Nasti, Giulio Riccio, moltissimi consiglieri comunali, anche di altri gruppi, e qualche osservatore interno come Luca Stamati per l´area Marino e Valeria Valente e Diego Belliazzi per la minoranza di ascendenza bassoliniana. Oddati però non si nasconde le nuvole che aleggiano sulle primarie: «Il metodo mio e di Umberto è stato limpido. Se pure ora dovesse uscire un fuoriclasse, che non vedo, siamo sicuri che sia meglio far indicare il nome da qualcuno invece di far mobilitare la città?» Bando dunque a un “deus ex machina”, magari portato da Bersani, che metta il cappello sui due che si sono lanciati. In ogni caso, Oddati è pronto a correre anche come candidato non di partito, se fosse necessario. (di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli)

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