Sorrento - Scatta l’ora x per strutture alberghiere e ristoratrici in questo scampolo di fine estate che ha visto i militari dell’Arma in collaborazione con il personale del servizio sanitario dell’asl Na 3sud setacciare numerose aziende per la verifica delle condizioni igieniche e sanitarie e per i controlli sulla regolarità della assunzione del personale. Nel mirino del nucleo navale dei carabinieri diretto dal maresciallo Pierluigi Chiocca e coordinato dal capitano Massimo De Bari della Compagnia dell’Arma di Sorrento sono incappati due alberghi e tre ristoranti sanzionati con multe fino a 20mila euro per reati sanitari di vario genere e per mancata autorizzazione per lo scarico nelle condotte fognarie comunali, per alcune strutture i carabinieri, a causa di gravi carenze igieniche e sanitarie, hanno proposto la sospensione dell’attività a tempo indeterminato e comunque fino al momento della regolarizzazione delle concessioni e delle condizioni necessarie. Al termine dei controlli effettuati nel territorio tra Sorrento e Massa Lubrense con l’ausilio della motovedetta cc514n i carabinieri hanno rilevato in un albergo della Calata di Puolo le pessime condizioni igieniche e sanitarie in cui versavano i locali cucina dove sono state rinvenute tracce di sporcizia anche nel magazzino e sul pentolame. Il verbale amministrativo è stato elevato a carico della 72enne che gestisce l’azienda inoltrando peraltro al sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, in qualità di massima autorità sanitaria del territorio, la richiesta di sospensione della struttura dall’attività di ristorazione fino all’annullamento della gravi criticità sanitarie riscontrate. Diversa la situazione in un’altra struttura alberghiera in via Marina Grande dove i carabinieri in seguito alla ispezione eseguita nelle cucine e negli scomparti di custodia per il cibo hanno trovato oltre mezzo quintale di prodotti alimentari privi di etichettatura ai fini della tracciabilità, sequestrando e distruggendo su ordine della magistratura l’intero quantitativo. A carico del gestore sorrentino di 45 anni, oltre alla sanzione amministrativa, i carabinieri hanno inoltrato anche il procedimento di reato presso l’ambito sarnese vesuviano per avere rilevato nella struttura l’assenza di autorizzazioni per lo scarico dei reflui domestici ed industriali nella condotta fognaria comunale. Le verifiche sono proseguite in un’altra struttura alberghiera di via Capo dove un ulteriore verbale amministrativo è stato elevato a carico del gestore 90enne per le cattive condizioni igienico e sanitarie in cui versavano i laboratori del reparto cucina. L’assenza di schede di registrazione per l’ “H. A. C. C. P.” e dell’attestato di prima formazione per alimentaristi è costata una doppia sanzione amministrativa a carico di un 25enne di Nola che gestisce un ristorante a Massa Lubrense nei pressi del borgo di Marina della Lobra. Le attività di controllo per il contrasto alle truffe alimentari e le carenze igieniche e sanitarie hanno portato i carabinieri ad ispezionare anche due ristoranti, entrambi situati in via Capo. Nel primo caso a carico del 67enne gestore i militari dell’Arma hanno ritenuto opportuno elevare verbale di contravvenzione per le cattive condizioni igienico-sanitarie riscontrate dal personale dell’Asl Na 3sud nei locali adibiti a spogliatoio del personale dipendente, nel secondo caso, si tratta invece di una struttura adibita ad hotel e ristorante, i carabinieri oltre a sanzionare la 56enne gestore dell’azienda per le pessime condizioni igienico e sanitarie in cui sono stati trovati i servizi igienici ad uso del personale dipendente hanno proposto anche la sospensione dell’attività di ristorazione proposta all’autorità sanitaria nella persona del sindaco fino al risanamento delle condizioni di criticità riscontrate. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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