Vico Equense – Cosa ne pensano i cittadini dei cosiddetti “abiti molto succinti” perseguibili se adottati fuori dal contesto balneare? Insomma, niente minigonne. Perché l’ occhio vorrà anche la sua parte, ma il decoro urbano – a Castellammare di Stabia – viene prima di tutto. Chi trasgredisce non si troverà di fronte l'aspirante vigile del film di Dino Risi: quello che alla domanda del comandante Vittorio De Sica "se vede una donna in costume non consono, che fa?", rispose "la guardo". Nessuno sconto, multe fino a 500 euro. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Shasa, insegnante di danza del ventre, una disciplina che da qualche anno a questa parte sta prendendo piede anche nella Città delle Acque. “Quand'è che il mondo del bigottismo e delle false apparenze capirà che essere femminili non è un peccato? Caro sindaco qual è l'obiettivo di questo provvedimento? Forse coprendo le belle gambe di una ragazza si limitano le molestie dei maniaci? Se esistono gli stupri e le violenze nei confronti delle donne, non è certo per colpa dell’abbigliamento… L'applicazione di questi provvedimenti – aggiunge Shasa - equivale a colpevolizzare noi donne.” Infine un invito al primo cittadino: “Apprezzi di più le donne stabiesi, che sono belle, piene di fascino, alla moda e raramente volgari.”
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