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venerdì 22 ottobre 2010

Le donne si ribellano

Castellammare di Stabia - Le donne stabiesi non ci stanno e si ribellano al provvedimento del sindaco. Portavoce dello sdegno femminile è il consigliere regionale del Pd Angela Cortese. «Il regolamento della polizia urbana proposto dalla Giunta Bobbio - scrive Cortese in una nota - è offensivo per la dignità delle donne e lede l’autodeterminazione e la libertà femminile. Dopo anni di conquiste e dopo le rivoluzioni culturali che avevano superato vecchi modelli, Bobbio vuole tornare a restrizioni di stampo fascista trattando le donne come oggetto tanto da paragonarci a suppellettili che concorrono al decoro urbano. Ben più grave è la dichiarazione di Don Paolo Cecere che, come al solito, addossa alle donne e alla minigonna la colpa della provocazione alla molestia sessuale. In una città che sta vivendo una drammatica crisi sociale ed economica, in cui ritorna prepotentemente la camorra e i suoi modelli di violenza, è davvero paradossale che un’amministrazione comunale non trovi di meglio che occuparsi delle scollature e delle minigonne. A Castellammare, città in cui negli anni ‘80 nacquero i comitati delle donne contro la camorra, non è possibile tacere. Per questo ho sentito donne impegnate in politica a Castellammare, come Nora Di Nocera e Fiorella Girace, e insieme anche Camera delle donne e all’Udi, abbiamo deciso di convocare un sit – in dinanzi al Comune, durante lo svolgimento del Consiglio Comunale, lunedì prossimo per fermare l’approvazione di tale regolamento».

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