La mozzarella di bufala campana dop batte la crisi. In forte controtendenza nel settore agroalimentare, nel primo semestre del 2010 la produzione è salita dell'11,53%, con oltre 2milioni di kg in più, passando dai 16milioni di kg del 2009 agli oltre 18milioni dell'anno in corso. Un balzo ancora più evidente nel valore, che ha fatto registrare un incremento del 15,38%, passando dai 130 milioni di euro dei primi sei mesi del 2009 ai 150 milioni attuali. Sono positivi e incoraggianti i dati rilevati dal Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, il solo organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione della DOP Mozzarella di Bufala Campana. Nel primo semestre del 2010, i 2 milioni di kg in più prodotti sono un chiaro segnale in controtendenza nel settore agroalimentare, che (secondo i dati CIA) chiuderà l'anno in negativo, con un calo della produzione del 2% e che, nel primo semestre 2010, ha fatto registrare solo un +1,1% nei consumi. Gennaro Esposito chef della Torre del Saracino di Vico Equense, una zona vocata al fiordilatte vaccino riconosce che la mozzarella di bufala ha una maggiore presa sul pubblico. “Piace di più ed è più immediato come sapore”. Il ristorante da tempo ha scelto di servirla come aperitivo di benvenuto. Qual è più buona quella prodotta a Salerno o Caserta? “E’ il sale a fare la differenza – sottolinea lo chef – visto che a Caserta è presente in piccola quantità nella cagliata, mentre a Salerno si trova solo nel liquido di governo. Sono ottime entrambe”.
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