Sembrava di essere ad Haifa, o nei territori occupati della Cisgiordania, o molto semplicemente nella striscia di Gaza, nelle migliori delle ipotesi poteva anche essere un capodanno di partenopea memoria. Invece ci siamo trovati a Terzigno nella famigerata ed oramai tristemente nota rotonda di via Zabatta. Con la faccia contrita i manifestanti si oppongono da più di un mese per evitare che gli auto compattatori sversino nella discarica ubicata nel Parco Nazionale del Vesuvio. Tuttavia gli scontri con le forze dell’ordine sono giornaliere, come testimoniano le ultime contrapposizioni in via Passanti, ove un gruppo di oppositori, hanno incendiato i camion della ditta ASIA del comune di Napoli. Le parole di una delle mamme vulcaniche che recava in mano un rosario ed un ramoscello d’ulivo sono stati ben poca cosa alla carica della polizia. Le motivazioni dei residenti sono legittime, tuttavia sembra che la situazione stia per sfuggire di mano. Vince la linea della fermezza invocata da Caldoro e Bertolaso e si ipotizza il ritorno del commissario. Questo fa irritare le mamme vulcaniche che evidenziano la richiesta di far crescere i propri figli in un ambiente sano. Infatti la tutela della salute dei più piccoli è molto sentita ed unisce tutti per questa battaglia comune. Gli scontri con la carica dei poliziotti dell’altra sera, pone l’accento alla drammaticità di chi per mesi staziona in strada affinché si eviti che gli auto compattatori sversino spazzatura di dubbie e pericolosa provenienza. Nell’aria una tensione surreale sino allo scontro fisico dell’altra notte che ha visto contrapposti poliziotti a manifestanti sfociato poi nella carica e nei tafferugli sino a mattino inoltrato. Oramai c’è una scarsa disponibilità da parte dei cittadini a trattare sine die la problematica della discarica, proprio perché questa poca apertura è dettata essenzialmente dalla sfiducia nelle istituzioni a trovare una soluzione quanto mai decente per gli abitanti di Terzigno e Boscoreale. Ricordiamo non molto tempo fa che i residenti dei comuni interessati al problema della discarica in Piazza Pace a Boscoreale bruciarono i certificati elettorali in segno di protesta. Tuttavia le ripetute scene di violenza fanno il resto affinché si completi uno scenario drammatico e autolesionista. Nel corso degli scontri sono rimasti feriti due poliziotti e due finanzieri. I quattro operatori di polizia sono stati portati all’Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. Questo ha evitato che un gruppo di facinorosi potesse pericolosamente aprirsi un varco tra lo schieramento anti sommossa della Polizia di Stato. Cinque sono stati i fermati perché trovati in possesso di materiale esplosivo costruito artigianalmente con bombolette di gas e miccia a lenta combustione. (ReportWeb.tv)
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