Sorrento - Nel numero di “Agorà” in edicola sabato 18 settembre era presente un articolo intitolato “Pronto il nuovo piano regolatore”. In tale articolo veniva indicato che oggi 4 Ottobre sarebbe stata convocata una conferenza di servizi riguardante il P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale) del Comune di Sorrento nella quale la Città dovrebbe incassare l’attesa “fumata bianca” su tale strumento di pianificazione urbanistica. Nello stesso articolo era presente una dichiarazione del Sindaco di Sorrento il quale affermava che l’entrata “in vigore del PUC è il presupposto essenziale per accelerare quel processo di crescita civile di cui la nostra Città non può più fare a meno …”. «Il Partito Democratico ritiene doveroso chiarire ai cittadini di Sorrento cosa sta avvenendo anche perché più che bianca la fumata dovrebbe essere considerata grigia» afferma Giuliano De Luca, coordinatore del Circolo PD di Sorrento. L’art. 24 della legge regionale n. 16/2004 (cd. legge urbanistica della Regione Campania) specifica (al comma 6) che “In caso di esito negativo della verifica” di compatibilità con gli strumenti di pianificazione territoriale sovraordinati e di conformità del piano con la normativa statale e regionale vigente, “il Presidente della provincia, … convoca una conferenza di servizi alla quale sono invitati a partecipare il sindaco, o un assessore da lui delegato, e i dirigenti delle strutture provinciali e comunali competenti” spiega Alessandro Schisano consigliere comunale del PD. Ecco dunque quello che sta accadendo: dopo la bellezza di 10 anni di governo del centrodestra a Sorrento, quella che sarebbe dovuta essere una variante al piano regolatore generale - principalmente per rispondere all’esigenza di nuove abitazioni per i cittadini sorrentini e di spazi attrezzati per gli artigiani con il minore impatto possibile sull’ambiente - è diventata probabilmente un piano urbanistico comunale non conforme alla normativa vigente. Proseguendo nella lettura della legge 16/2004, è giusto dire, che il piano potrebbe comunque essere approvato, ma dovrebbe essere prima modificato “al fine di renderlo compatibile con gli atti di pianificazione territoriale sovraordinati e conforme alla normativa statale e regionale vigente”. Ed ecco il punto: quali saranno le parti del piano da modificare? Quali degli obiettivi tanto sbandierati nelle campagne elettorali del 2005 e del 2010 saranno “stralciati” dal piano per renderlo approvabile dalla Provincia? Queste, a nostro modo di vedere, sono le “eccellenze” lasciate dal centrodestra ai sorrentini dopo ben dieci anni di governo della città. Ma ora non c’è da preoccuparsi. I cittadini sono in buone mani, peccato però che queste mani siano sempre le stesse.
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