Gragnano - Berlusconi e i parlamentari campani del partito se ne faranno una ragione. Almeno per un giorno l’evento clou per il Pdl regionale non è la crisi interna al centrodestra dovuta allo strappo dei finiani, ma il «matrimonio dei sindaci». Il rito si è celebrato ieri pomeriggio, alle 18, nella chiesa madre del Corpus Domini. Loro, i diretti protagonisti, sono Annarita Patriarca e Enrico Martinelli: entrambi sindaci (lei di Gragnano, lui di San Cipriano d’Aversa, in provincia di Caserta). Entrambi sono esponenti del Pdl ed entrambi appartengono alla corrente di Nicola Cosentino. E proprio il coordinatore regionale del partito ha fatto, insieme alla sua consorte, da testimone. Per la politica locale si tratta comunque di una primizia. È piuttosto raro, infatti, il caso di coniugi o fratelli che condividono l’attività di partito o le cariche istituzionali, ma per quanto riguarda i sindaci quello di ieri è stato sicuramente il primo matrimonio tra due primi cittadini in carica. Per questo, la celebrazione officiata ieri pomeriggio da don Emanuele Rosanova ha visto radunarsi attorno agli sposi anche altri sindaci del Napoletano e del Casertano. «Mi raccomando, presentarsi con la fascia tricolore…», l’sms scherzoso fatto circolare a mo’ d’invito. Un curioso evento, che la sposa (figlia dell’ex senatore democristiano Francesco Patriarca) agli amici ha spiegato così: «Ci sposiamo adesso perché se dobbiamo aspettare che la politica ci lasci tranquilli, rischiamo di non farlo mai». La cerimonia religiosa è iniziata alle 18 in punto. Annarita ha indossato un abito di Fausto Sarli, mentre Enrico un vestito classico, entrambi sono saliti sull’altare senza fascia tricolore in spalla. La città intera si è praticamente fermata per assistere alle «nozze tricolori». Fino alle 20 era impossibile, nonostante l’ottimo lavoro svolto dai vigili guidati dal comandante Salvatore Postiglione, attraversare piazza Aubry e piazza San Leone in auto. Dopo il fatidico «sì», la Patriarca e Martinelli hanno festeggiato con gli ospiti presso lo Yacht Club di Marina di Stabia, per l’occasione messo a dura prova, visto che al banchetto nuziale, tra amici, parenti, amministratori comunali e assessori delle due città, erano presenti oltre 600 invitati. Tra questi, il presidente della Provincia Luigi Cesaro, l’europarlamentare Giuseppe Gargani, la deputata Nunzia De Girolamo e Luciana Scalzi. La coppia ha annunciato che resterà a vivere a Gragnano, anche se lo sposo ha chiarito che non rinuncerà a un «appoggio» a casa dei suoi familiari a San Cipriano, «per seguire meglio l’amministrazione cittadina». E per il momento non ci sarà alcun viaggio di nozze: già questa sera, infatti, la Patriarca presiederà una seduta del consiglio comunale. (Francesco Fusco il Mattino)
Questa foto la farei vedere a tutti quelli che votano a destra: un bel matrimonio con tanto di Nicola Cosentino come testimone.
RispondiEliminaChe bella cosa...