"Non si può vivere senza valori - ha spiegato Walter Veltroni in una lunga intervista al Corriere della Sera - E non mi rassegnerò mai all'idea che gli unici valori per un Paese come il nostro fossero quelli racchiusi nelle ideologie del Novecento. Un paese senza valori è un campione senza valore: una scatola vuota, un guscio di anime sostanzialmente finite, un mondo di passioni tristi, una competizione senza regole". "Ed è questo che si è voluto. In tutti questi anni si è fatto un genocidio dei valori - ha rincarato l'ex segretario dei democratici - Si è animato un Paese dominato dalla paura. La vita di tutti noi è dominata dalla paura. Paura di qualsiasi cosa: paura di malattie misteriose, paura della tecnologia, dello sviluppo, della crescita. Soprattutto - ha precisato Veltroni - paura dell'altro. Quell'altro che, quando lo vediamo in televisione, racconto del mondo globalizzato, ci fa sentire onnipotenti, ma quando si materializza davanti a noi ci spinge a considerarlo un pericolo".
Caro Ualter tutto giusto.
RispondiEliminaMa nel frattempo tu ca' fatt???