Lettera aperta al Sindaco di Meta dott. Paolo Trapani
Meta - Non c'è Posta per te. Forse un banale gioco di parole? Nient'affatto, trattasi della semplice rappresentazione di un reale e continuativo disservizio a cura del Punto di Recapito postale di Meta. Da diversi mesi l'utenza del nostro amato paesino, con particolare irriguardo per la zona bassa, subisce inerme le conseguenze della discutibile gestione dello smistamento della corrispondenza in arrivo. In particolare si parla di bollette recapitate ben oltre il termine di scadenza del pagamento, pacchi e lettere in regime di posta prioritaria consegnati con ritardi da tappone dolomitico, giornali che giungono al destinatario (ammesso che giungano) quando il loro utilizzo non può essere più quello della lettura ma della frettolosa detersione post-defecatio ferroviaria. Inspiegabili giacenze di sacchi e sacchi di posta che stanno intasando il PdR. L'utenza esasperata è ormai da tempo costretta a recarsi di persona presso lo sportello di via del Salvatore per elemosinare la corrispondenza attesa. Il tutto con l'aggravante di un confronto-scontro sistematico con il personale dell'ufficio postale che fa dell'arroganza e del menefreghismo un nitido biglietto da visita. Inoltre a peggiorare la già precaria situazione si è aggiunta la temporanea chiusura per lavori di manutenzione dell'ufficio metese. A sostenere il servizio postale per la popolazione metese sta provvedendo lo sportello di Piano di Sorrento, dove tuttavia per seri motivi di ordine pubblico si è dovuto far ricorso all'impiego di una guardia giurata. In questo clima di abbandono gli utenti ovviamente rimpiangono le vecchie, care e laboriose figure degli storici postini metesi, miserabilmente rimpiazzati a fine carriera da svogliati e disorientati ragazzi contrattati a tempo determinato e mandati allo sbaraglio su un territorio difficile ed articolato come quello metese da un responsabile dello smistamento che, visti i risultati può definirsi inadeguato alla mansione. Di fronte a questa emergenza di quali strumenti può disporre l'utente? Innanzitutto è possibile procurarsi presso gli uffici postali e online sul sito Poste Italiane il form "Lettera di Reclamo" che va compilato nelle parti di interesse, consegnato presso qualsiasi ufficio postale, vidimato con timbro e firma da parte dell'operatore e spedito (guarda caso) a mezzo Raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo: BANCOPOSTA GESTIONE RECLAMI - CASELLA POSTALE 400 - 00144 - ROMA. Le Forze dell'Ordine, interpellate a riguardo, consigliano di portare avanti una raccolta di firme da presentare successivamente come atto di denuncia. A breve seguiranno informazioni relative a questa procedura di reclamo. Ma lo strumento più immediato, utile ed efficace è rivolgersi al Primo Cittadino del Comune di Meta a cui questa lettera aperta è indirizzata. Egregio Sindaco, anche per i detenuti c'è Posta; non abbiamo bisogno di raccomandate o raccomandazioni ma del Suo intervento che seppure non servisse a risolvere l'emergenza quantomeno che chiarisca le intenzioni dei responsabili del disservizio. (Saverio Cafiero)
ma i problemi non sono solo per i metesi,io sono di sant'andrea e ho ricevuto la ricevuta di ritorno per una raccomanata fatta ad agosto la settimana scorsa.l'ultima volta che ho visto un postino,sempre diverso,mi ha consegnato 6 numeri di un settimale al quale ero abbonata e che ho dovuto disdire,il numero più recente aveva già un mese!
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