Castellammare di Stabia - Sospesi nell’aria senza una rete di protezione. La sensazione è comune a chi visita le antiche abitazioni di Stabia. Evidente il dissesto idrogeologico della collina su cui sorgono Villa San Marco e Villa Arianna. Il pianoro di Varano a picco sul mare e la scarpata sottostante destano forti preoccupazioni per la stabilità delle due ville e il maltempo non migliora la situazione. «Tutta questa pioggia non fa bene agli scavi di Stabia che sono a rischio come quelli di Pompei – spiega Antonio Pepe esponente della Cisl Beni Culturali – i danni in passato erano sotto gli occhi di tutti, in particolare negli anni scorsi lanciammo l’allarme per Villa Arianna dove purtroppo si verificarono dei crolli». All’occhio attento dei visitatori però gli scavi di Castellammare sembrano addirittura più a rischio rispetto a Pompei. Come gli scavi di Stabia anche Oplonti non scherza. Elemento dominante a Torre Annunziata sono il mare, lo scoglio di Rovigliano e il Vesuvio. Ma la posizione, situata in una sorta di conca, ha più volte costretto i tecnici della soprintendenza a fare i conti con il maltempo. Nel punto in cui sorgono i resti dell’antica città lo spazio è in discesa, è stata importante la realizzazione di un muro di protezione che costeggia interamente l’edificio, una sorta di protezione che ostacola l’arrivo di materiale nei pressi della struttura archeologica; proprio la Villa Di Poppea negli anni scorsi era stata inserita all’interno di un piano di restauro costato 39 milioni. (Il Mattino)
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