Meta - Era stata trafugata in piena notte il 18 agosto scorso da ignoti che penetrati all’interno della chiesa della SS. Annunziata nel centro storico di Sorrento avevano violato una delle nicchie della navata per impadronirsene. Spariva così una statua di ceramica e legno raffigurante Sant’Agostino di autore sconosciuto ma risalente al ‘700 napoletano e dall’indubbio valore storico ed artistico. Il furto della pregevole opera era stato denunciato al comando della polizia municipale senza che le successive indagini portassero a tracce certe sulla identità dei responsabili. A ritrovarla dopo 4 mesi sono stati i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento diretti dal maresciallo Daniele De Marini e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento che in seguito ad opportuna segnalazione si sono recati nel negozio di un antiquario 41enne a Meta di Sorrento dove tra quadri ed oggetti d’epoca è stata rinvenuta anche la statua rubata raffigurante Sant’Agostino. La segnalazione in merito alla presenza della scultura nel negozio di antiquariato è stata fatta da alcuni appartenenti all’arciconfraternita religiosa di Santa Monica di Sorrento che tra gli oggetti posti in vendita dal 41enne originario di Vico Equense avevano notato anche la statua di 60 centimetri di altezza in legno e ceramica perfettamente identica a quella trafugata nella chiesa della SS. Annunziata di Sorrento. Posta sotto sequestro la preziosa statuetta è stata successivamente restituita al priore dell’arciconfraternita di Santa Monica affinchè provvedesse a farla ricollocare al suo posto. Dubbia la posizione del 41enne antiquario che dovrà spiegare alla magistratura le modalità con le quali è entrato in possesso di un oggetto sacro rubato la cui scomparsa era stata denunciata 4 mesi prima. Successive indagini condotte dai carabinieri potrebbero presto portare alla individuazione degli autori del furto probabilmente commissionato da appassionati di opere d’arte del ‘700 napoletano che negli ultimi decenni hanno letteralmente spogliato di tesori chiese ed arciconfraternite della penisola sorrentina facendo sparire statue antiche e soprattutto pastori e presepi del ‘700 napoletano. Nel caso specifico la chiesa della SS. Annunziata che si trova in via Fuoro nel centro storico sorrentino, rappresenta una delle chiese più antiche della città risalente al 1133 ed edificata sui resti di un antico tempio romano dedicato a Cibele, la divinità venerata come grande madre della natura, degli uomini e dei luoghi selvatici, il cui altare risalente al primo secolo dopo cristo è conservato al museo Correale. La chiesa della SS. Annunziata fu eretta nel periodo in cui Sorrento era uno stato autonomo ed era governato da un proprio principe. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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