Un altro episodio di malasanità all’ospedale Santa Maria della Misericordia

Sorrento - Mancano i radiologi e i pazienti rimasti per ore in attesa di essere sottoposti agli esami chiamano i carabinieri. È successo ieri mattina all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento, quando una ventina di persone si sono ritrovate bloccate nell’unità operativa di Radiologia senza la possibilità di effettuare i controlli perché l’unico radiologo in quel momento in servizio era impegnato in sala operatoria. «È mai possibile - si chiedevano i malati esasperati dall’estenuante attesa - che in un ospedale come quello di Sorrento ci sia un solo medico per garantire il funzionamento del reparto di Radiologia?». Rimostranze che hanno portato alcuni dei pazienti a chiedere l’intervento dei militari della locale stazione per appurare le cause dell’interruzione del pubblico servizio. I carabinieri del capitano Massimo de Bari, una volta giunti sul posto hanno prima tentato di tranquillizzare le persone in attesa e poi hanno appurato le cause del problema. A provocare il disservizio sarebbe stata l’improvvisa assenza per malattia di uno dei radiologi, con la sostituzione che tardava ad arrivare da Vico Equense. Sollecitata dai militari, la direzione sanitaria si è immediatamente attivata per risolvere la questione e dopo alcune ore è finalmente giunto un nuovo radiologo che ha effettuato gli esami. Una vicenda che non rappresenta un caso isolato per il presidio sorrentino, in merito alla quale si registra anche l’intervento della sezione peninsulare del Tribunale per i diritti del malato. «Chi deve essere sottoposto a esami per una frattura – spiega Giuseppe Staiano, responsabile locale dell’associazione – è un paziente a rischio di embolia, la sua vita è a repentaglio e non è possibile che rimanga ore in attesa per una radiografia. Purtroppo siamo arrivati al punto che se non ci scappa il morto, nessuno si fa carico delle proprie responsabilità». Ma a cosa è legato il disservizio? «Tutto ciò – aggiunge Staiano – è dovuto al fatto che all’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense i radiologi sono in sovrannumero, ma quelli in esubero preferiscono rimanere in quella struttura a rigirarsi i pollici piuttosto che lavorare a Sorrento: per rifiutare il trasferimento si avvalgono dei benefici legati alla legge 104 per l’assistenza familiare». Una situazione paradossale già più volte in passato segnalata dallo stesso Tribunale per i diritti del malato. «Quello che è accaduto ieri con l’intervento delle forze dell’ordine è solo l’ultimo episodio di una lunga serie – precisa Staiano -. Abbiamo scritto ai responsabili del servizio sanitario a tutti i livelli, ma senza ottenere alcuna risposta concreta. Quello che si verifica negli ospedali riuniti della penisola sorrentina rappresenta in modo palese il degrado in cui versa l’assistenza ospedaliera a causa dell’incapacità gestionale dei vertici». Per dare un’idea dell’emergenza basti ricordare che per garantire l’assistenza minima tra gli ospedali di Sorrento e Vico Equense mancano 12 medici e 42 infermieri. Un problema che vede anche la presa di posizione del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, che è il portavoce del tavolo permanente delle amministrazioni peninsulari sulla sanità: «La situazione dell’ospedale di Sorrento – sottolinea Cuomo - caratterizzata da carenze croniche, è ormai nota. Speriamo che con il nuovo anno i vertici dell’Asl Napoli 3 Sud riescano a portare avanti i previsti piani di ampliamento della pianta organica». (Massimiliano D’Esposito il Mattino)