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giovedì 20 gennaio 2011

Emanuela Romano, da assessora al Corecom

Ascesa di una «fan» di Berlusconi. Ora dovrà scegliere l’incarico. Cofondò il comitato «Silvio ci manchi»

Castellammare di Stabia - La sua carriera politica è iniziata in sordina, con più di un passo falso. Vincere l’inerzia non è stato semplice. Eppure molte volte era stata a un passo da un debutto trionfale, da deputata o addirittura da europarlamentare, sfumato per circostanze, tutto sommato, ‘‘sfortunate’’. Ma, da meno di un anno, per Emanuela Romano la musica è cambiata. E così la trentenne dottoressa napoletana in psicologia si è ritrovata prima nella giunta comunale dell’ex pm antimafia Luigi Bobbio a Castellammare di Stabia. Poi, giovedì sera, è stata eletta nel consiglio del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom). E visto che d’ora in avanti si occuperà anche di tv satellitare è il caso di dire che ormai la giovane rampante del Pdl è entrata definitivamente in orbita. Almomento del suo esordio da assessora, fu protagonista di un gustoso siparietto col primo cittadino che alimentò le voci sulla sua posizione di «raccomandata di ferro». Quando si avvicinò al neosindaco per salutarlo, quest’ultimo le porse la mano pronunciando la frase di rito nelle presentazioni: «Piacere Bobbio». Non la conosceva nemmeno? Così sostennero i maldicenti. Il suo curriculum pubblicato su Internet in occasione delle scorse regionali dichiara che la addirittura la giovane (e bella) Emanuela ha svolto attività politica per la lista del Psi (a dieci anni?). In realtà, la sua vera palestra è stato il comitato «Silvio ci manchi» cofondato nel 2006 insieme un’altra fille prodige dell’entourage berlusconiano, quella Francesca Pascale, indicata ieri addirittura come la possibile fidanzata segreta del premier. Gli avversari politici non sono mai stati teneri con lei. Proprio ieri il commissario regionale dei Verdi Borrelli e il consigliere provinciale del Pd Falcone hanno definito «scandalosa» la sua nomina nel Corecom. Inaspettata lo è stata di certo. Il nome della Romano è spuntato all’ultimo momento, come accadde anche in occasione del suo ingresso nella giunta stabiese. Ora dovrà optare perché tra le due cariche c’è incompatibilità. Lo stipendio ad occhio e croce è uguale, cioè di poco superiore ai 2mila euro al mese. Ma il nuovo incarico la mette al riparo dai rischi di un eventuale rimpasto dell’esecutivo stabiese, nel quale potrebbero entrare assessori politici al posto dei tecnici. Uscire di scena dopo aver faticato tanto sarebbe una beffa per Emanuela Romano. Data per eletta nel parlamentino della municipalità San Lorenzo Vicaria nel 2006, fu superata nel ricalcolo da Nunzia Stolder, la figlia del boss Raffaele, che le strappò l'ultimo posto utile. Nel 2008 sfiorò la candidatura alla Camera. Nel 2009 fu eliminata all’ultimo momento dalla lista per le Europee. Il padre Cesare, per protesta, minacciò di darsi fuoco sotto Palazzo Grazioli. Il 2010, iniziato con la bocciatura alle regionali, si è poi rivelato l’anno del risarcimento. Nel 2011 l’ascesa continua. (Gimmo Cuomo il Corriere del Mezzogiorno)

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