Massa Lubrense - Quadratura del cerchio da parte dell’ente comunale lubrense con l’ufficio tecnico che ha trovato la maniera di incastrare gli ultimi alberi esistenti sui marciapiedi intrappolandoli in griglie fuori misura e determinando nel contempo gravi e pericolosi disagi per cittadini e turisti che rischiano di citare lo stesso Comune per i danni derivanti dagli inciampi in griglie che alla fine sono divenute vere e proprie trappole per i passanti. Vittime preferite della trovata dell’ufficio tecnico comunale sono infatti le donne che con i tacchi a spillo hanno già avuto modo di provare la stupidaggine realizzata rimanendo incastrate nelle tagliole che l’ente comunale cerca di fare passare per griglie poste alla base degli alberi. Anziché provvedere alla sistematica manutenzione di strade e marciapiedi il Comune di Massa Lubrense ha posto in essere i presupposti per una pioggia di citazioni da parte di passanti e turisti che a causa delle famigerate griglie rischiano ogni giorno contusioni o fratture alle gambe. Le eventuali somme in danno verranno poi inserite nei cosiddetti debiti fuori bilancio con conseguenti transazioni bonarie, in denaro contante, tra le parti. Ecco i fatti. Nella ridente frazione collinare di Sant’Agata sui due Golfi il wwf penisola sorrentina ha chiesto da oltre due mesi, con nota scritta al sindaco di Massa Lubrense, Leone Gargiulo ed all’ufficio tecnico, la rimozione di alcune griglie poste alla base di quattro alberi in via Deserto realizzate dopo avere pericolosamente tagliato parte della base del tronco degli alberi per meglio potervi adattare le griglie killer. Tali griglie sono di fatti adesso causa di danno per le stesse essenze arboree che risultano danneggiate all’altezza del colletto radicale che castigato dalle trappole realizzate dal Comune aprono la strada ad una serie di agenti patogeni che con il trascorrere del tempo comprometteranno la crescita stessa degli alberi. “Eliminare le pericolose griglie è un gesto assolutamente semplice e razionale, dichiara Claudio d’Esposito presidente del wwf penisola sorrentina, che consentirebbe di salvaguardare nel futuro la salute degli alberi e la loro stessa stabilità. Ma analoga richiesta, già fatta ad agosto 2010 per gli alberi di noce di via Reola soffocati da asfalto e cemento, non ha sortito alcun riscontro e già un albero si è pericolosamente inclinato su se stesso. Potrebbe apparire ridicolo interessarsi di quattro alberi ma e molto più discutibile il fatto che essi siano gli ultimi tigli rimasti a Sant’Agata sui due Golfi e che Massa Lubrense rimane il comune con minor strade alberate dell’intera costiera”. Tutti gli altri tigli di età di oltre 50 anni sono stati stupidamente eliminati dal Comune con il pretesto che non consentivano il passaggio ai non vedenti. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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