Sorrento - Attende una risposta la segnalazione inoltrata dal giovane avvocato Giovanni Antonetti della sezione sorrentina dell’idv in merito alle pessime condizioni delle strade cittadine la cui scarsa manutenzione mette costantemente a rischio l’incolumità di residenti, visitatori e turisti. Crepe, avvallamenti di rilievo, buche ed altri dissesti che si aggravano in occasione di fenomeni piovosi con il conseguente rischio di determinare sui manti stradali l’esistenza di vere e proprie trappole per pedoni e veicoli, strade killer sulle quali l’utenza rischia la pelle penalizzata dalla assenza delle più elementari regole per la sicurezza stradale. Veicoli, scuolabus, autoarticolati circolano ogni giorno su strade sulle quali mancano da anni verifiche tecniche ed opportuni interventi di miglioramento destinati a scongiurare le condizioni di rischio derivanti da un degrado della viabilità che desta preoccupazione soprattutto per coloro che circolano a bordo di veicoli a due ruote e che vengono seriamente impegnati da dribbling continui per mantenersi in equilibrio evitando buche killer a ripetizione. Inattivi in tal senso l’ente comunale e gli uffici di competenza che pur conoscendo la seria problematica non hanno da tempo provveduto al ripristino di sufficienti condizioni di sicurezza per gli utenti della strada. Nella segnalazione rimessa al Comune dall’avvocato Giovanni Antonetti compare anche lo stato di degrado in cui versa il tratto di statale 145 sorrentina del Nastro Verde scarsamente illuminato da un vetusto impianto di illuminazione per la cui soluzione, con promesse fatte nell’ultima campagna elettorale, nulla si è ancora fatto, mettendo a rischio la sicurezza dei residenti che ogni giorno percorrono questa strada per raggiungere Sant’Agata sui due Golfi, frazione di Massa Lubrense e dove nel periodo estivo si intensifica il transito di autobus turistici diretti nelle strutture alberghiere di collina. La scarsa situazione della manutenzione stradale colpisce anche altre importanti strade di collegamento come l’arteria principale di corso Italia, la parallela di via degli Aranci che proprio in prossimità dell’ospedale civile raggiunge il massimo del degrado mettendo a rischio anche il transito delle ambulanze, via Rota, via Califano e via Capodimonte che scorre sulla panoramica degli alberghi. Insomma, una emergenza senza fine che in penisola ha provocato morti e feriti e che fa di molti motociclisti una popolazione di traumatizzati reali o potenziali. Proprio in costiera esiste una impressionante casistica sulla gravità di incidenti determinati dalle buche killer con una sequenza di incidenti non di rado gravissimi. Il tutto nonostante lo straordinario business che vede capitoli di bilancio milionari da impegnare nella manutenzione stradale. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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