“Per legiferare in materia di bioetica è necessario definire criteri certi, basandosi su presupposti scientifici certi ed incontestabili piuttosto che politici, superficiali ed approssimativi”. Con queste parole l’On. Antonio Palagiano, responsabile nazionale del dipartimento Sanità e Salute di Idv, ha chiuso il convegno “Quale terminologia per la bioetica?”, tenutosi presso la sala delle Colonne a Roma.“La disinformazione, la distorsione delle notizie o la loro semplificazione che si registrano sempre più spesso quando si tratta un tema eticamente sensibile, servono per trasmettere ideologie e rappresentano uno strumento di persuasione nei confronti di cittadini inermi. L’agenda politica italiana – prosegue il deputato Idv - è zeppa di temi intrisi di bioetica. Basti pensare al testamento biologico, alla legge 40, all’uso di cellule staminali e ai trapianti d’organi. Su questi argomenti l’Italia dei Valori è come sempre dalla parte del cittadino, e quindi per una totale libertà di scelta e per il rispetto delle sensibilità individuali. L’autonomia della persona è un valore inviolabile e perciò, su decisioni delicate come quelle del testamento biologico, l’ultima parola spetta al cittadino”. “La legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento, calendarizzata alla Camera il 21 febbraio prossimo – conclude Palagiano - sancisce qualcosa di grottesco, e cioè che una persona gode dei suoi diritti attraverso il consenso informato solo fin quando è cosciente; se si trova in stato di incoscienza, invece, li perde improvvisamente, poiché l’efficacia delle sue volontà precedentemente espresse, anche per iscritto, si annulla”. Per queste ragioni IDV darà battaglia in aula a questo testo di legge crudele e oscurantista.
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