Massa Lubrense - Le Sirene incantano ancora nella Baia di Ieranto, c’è chi ne approfitta per il primo tuffo di primavera: nelle due giornate del Fai-Fondo ambiente italiano, oltre 300 visitatori hanno affrontato il sentiero che da Nerano con porta nella baia che fu secondo la mitologia omerica la culla delle Sirene, di fronte ai faraglioni di Capri. Percorrendo il sentiero avvolto nel silenzio dei grandi spazi naturali (solo mare, scogli, lidi, grandi ondulazioni rocciose coperte per lo più da macchia mediterranea e ulivi, insieme ad altre grandi masse di dura roccia) si può ammirare l'intera baia in tutta la sua solennità. Innovativo quest’anno il percorso: dalla piazzetta di Nerano, invece del solito tracciato, i visitatori sono stati accompagnati a visitare prima la Torre Isabella, che sovrasta la parte montuosa dei Tre Pizzi di Montalto, poi, attraverso l’uliveto protetto da terrazzamenti di muri a secco abilmente ricostruiti, sono giunti all’edificio che fa parte del complesso di architettura industriale collegato alla grande cava di Jeranto, ex proprietà Italsider. Tappe al frantoio ed alle attrezzature agricole della casa-museo del contadino della baia di Ieranto. Qui sono stati accolti da Antonella De Angelis addetta al Banco Fai e dal custode Salvatore Iaccarino, che ha deliziato gli ospiti con prodotti della azienda agricola collegata all’ex cava di Ieranto. Numerosi i visitatori che hanno aderito all’appello del Fai e hanno sottoscritto la tessera di socio, offrendo anche contributi volontari in segno di solidarietà per l’impegno dell’organizzazione in favore dei siti storici ed ambientali da recuperare per la pubblica fruizione. Ieri, mentre i visitatori più esperti dei sentieri pedemontani hanno percorso la Cresta del Cai che culmina nella Grotta dei Caprai sul Monte San Costanzo, altri hanno preferito festeggiare la domenica di primavera facendo il bagno nelle acque della Baia prima di far ritorno nelle loro residenze. (Fonte: Gennaro Pappalardo da il Mattino)
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