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sabato 2 aprile 2011

Grazie Giancarlo

Vico Equense - Non era un eroe né si sentiva tale. Era un ragazzo di ventisei anni che voleva semplicemente fare il suo lavoro, il giornalista, o meglio era praticante, abusivo, come amava definirsi. Il 25 settembre del 1985 fu trucidato con dieci colpi di pistola dalla camorra. Fortàpasc è il film di Marco Risi che racconta gli ultimi mesi di vita del cronista, e sarà presentato nei prossimi giorni con un’ iniziativa, per lanciare un messaggio: educare i giovani alla legalità. Giancarlo scriveva ciò che i suoi occhi vedevano. Senza filtri. Cosa quanto mai difficile in un momento in cui la libertà di stampa e di inchiesta è messa a dura prova. Oggi avrebbe 52 anni, e se fosse vivo le sue parole, le stesse che tanti anni fa mettevano in risalto quella corruzione che lui vedeva, si muoverebbero velocemente sulla rete, chissà su un blog o forse su facebook. La sua storia è un modello di battaglia civile, e il suo senso del dovere lo fanno diventare un esempio per tutti. Aver letto i suoi articoli, mi ha fatto capire che la passione, quando c’è, quando è vera fa superare ogni tipo di difficoltà. Che bisogna difendere le proprie idee. Anche quando ti denunciano. Grazie Giancarlo.

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