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mercoledì 6 aprile 2011

Slot, linea dura: meno locali e orari “corti”

Sant’Agnello – Limiti di distanza e di orario, controlli sui giochi e sull’accesso alle sale da parte dei minorenni, regole più severe per gli operatori: scatta l’ennesimo giro di vite contro il gioco d’azzardo. Ad annunciarlo è il sindaco, Gian Michele Orlando, che ha emanato un’apposita ordinanza per arginare quella che è diventata una vera e propria piaga sociale, con pesanti ricadute sugli equilibri familiari, lavorativi ed economici della città. Quasi una nuova crociata contro quei giocatori abituali che non riescono a smettere di puntare e rischiare. E tra i più accaniti, bisogna annoverare non solo i giovani ma anche casalinghe. «Il gioco d’azzardo è un cancro che rischia di distruggere la nostra comunità – osserva Orlando – Il Comune ha l’obbligo di affrontare con serietà e consapevolezza questa emergenza sociale, sradicando il gioco illegale ed educando i cittadini a un corretto rapporto col gioco». Diverse le novità in vista per i titolari delle sale da gioco. All’ingresso dei locali, dovrà essere esposto un cartello che metta in guardia i giocatori dal pericolo di assuefazione provocato da apparecchiature come video poker e slot machine. A questo cartello dovrà essere affiancato un ulteriore avviso che indichi, in modo chiaro, le limitazioni di età per l’utilizzo di videogiochi a contenuto osceno o violento, oltre al costo delle partite, alle regole del gioco ed alla descrizione delle combinazioni vincenti. Indicazioni che dovranno rispettare anche una particolare terminologia: sarà vietato pubblicizzare i giochi con le scritte «casinò», «slot machine» o con altre espressioni che facciano esplicito riferimento al gioco d’azzardo. I titolari degli esercizi, inoltre, dovranno designare un «gerente responsabile», chiamato a vigilare sul corretto utilizzo delle apparecchiature e sul rispetto dei limiti imposte dal nuovo regolamento esposto sui cartelli. Norme più rigide anche per chi intenda aprire una nuova sala giochi: bisognerà rispettare il contingentamento ed osservare una distanza minima di 500 metri dalle sale già esistenti e di 300 metri da luoghi pubblici come chiese, scuole ed ospedali. Ancora, l’ampiezza dei locali non potrà superare i 250 metri quadrati, mentre la superficie occupata dai giochi non dovrà superare il 60 percento del totale. Vietata in ogni caso l’installazione di apparecchi da gioco all’esterno dei locali. Ma non finisce qui. Le sale potranno restare aperte soltanto dalle 9 alle 21 (dal primo novembre al 31 marzo) e dalle 9 alle 22 (dal primo aprile al 31 ottobre). E niente alcolici e superalcolici per i minori di 16 anni, anche se accompagnati dai familiari. Dure le sanzioni comminate ai trasgressori: si va da multe fino a 500 euro alla sospensione della licenza per un periodo da uno a sei mesi. In caso di violazioni reiterate, il Comune potrà disporre la revoca delle autorizzazioni. «Dobbiamo salvaguardare l’integrità di quelle persone che tendono a indebitarsi per investire danaro nel gioco d’azzardo, con l’illusione di vincite consistenti – conclude Gian Michele Orlando – In questo senso, il Comune sarà in prima linea nella lotta preventiva ad ogni forma di gioco d’azzardo e di sfruttamento della povertà, compreso quello che quotidianamente lo Stato realizza attraverso la rete di agenzie che gestiscono il cosiddetto gioco legale». (Fonte: Ciriaco M. Viggiano da il Mattino)

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