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sabato 25 giugno 2011
C’è un solo medico: pronto soccorso a rischio chiusura
Sorrento - «Chiuso per ferie». È questo l’avviso che potrebbero trovarsi di fronte le persone che malauguratamente nelle prossime settimane dovessero avere bisogno delle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Sorrento. Sembra paradossale, ma è proprio così. La carenza di organico colpisce anche l’unità operativa deputata alle emergenze e se anche uno solo dei sei medici assegnati al reparto dovesse decidere di godere delle ferie, allora alla direzione sanitaria non resterebbe altra opzione che quella di chiudere la divisione. Una situazione resa ancora più incredibile dalla circostanza che il Santa Maria della Misericordia è considerato dal piano ospedaliero regionale come struttura deputata alle emergenze. Della vicenda si è interessata anche la sezione peninsulare del Tribunale per i diritti del malato. Il responsabile dell’associazione, Giuseppe Staiano, ha presentato una denuncia alla procura delle Repubblica di Torre Annunziata e al prefetto di Napoli, Andrea De Martino. Una nota, inoltre, è stata inviata anche ai sindaci dei Comuni della penisola sorrentina e al senatore Raffaele Lauro. «Il pronto soccorso dell’ospedale di Sorrento ogni giorno è preso letteralmente d’assalto da cittadini colpiti da svariate tipologie di malori - spiegano dal Tribunale del malato nella missiva - Ad accoglierli trovano un solo medico per turno e questo costituisce un enorme disagio sia per i malati che per lo stesso sanitario che si trova da solo a fonteggiare numeri elevati di emergenze». Problema che si acuisce nel periodo estivo, quando la popolazione della penisola sorrentina si triplica con i turisti. «Una situazione senza via d’uscita se non si interviene subito per aumentare il personale in forza al pronto soccorso - si legge ancora nella nota del Tribunale per i diritti del malato - Al momento, nel reparto il servizio nell’arco delle 24 ore è coperto da appena sei medici e di questi solo tre fanno i turni notturni. E sempre di notte, in tutto il resto dell’ospedale c’è solo un altro professionista che è o un chirurgo o un internista». «Di questo passo saremo costretti a chiudere», dice il responsabile del pronto soccorso, Pietro Gnarra. (Fonte: Massimiliano D’Esposito da il Mattino)
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