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venerdì 24 giugno 2011

Con l’Infiorata esplode la festa dei colori e dei balconi

Sant’Agnello - Si racconta che, nel 1875, Giuseppe Garibaldi fu invitato a calpestare l’infiorata di Genzano. La risposta fu secca: «Certe cose divine non si calpestano». Da allora, la tradizione dell’infiorata si è diffusa nel resto d’Italia fino a lambire la penisola sorrentina. A rinnovare questo antico connubio di arte e fede sarà proprio Sant’Agnello, che per due giorni ospiterà i quadri floreali realizzati dai maggiori maestri infioratori italiani. La kermesse, organizzata dalla confraternita del Monte dei morti e dei santi Prisco ed Agnello in collaborazione col Comune e la cooperativa Flora Pompei, prenderà il via domani alle 18 in via Don Minzoni col posizionamento dei bozzetti e l’inizio della decorazione dei quadri. Gli infioratori lavoreranno tutta la notte e la mattina seguenti per realizzare 13 mosaici floreali raffiguranti i principali episodi della vita di Cristo. Saranno impiegati oltre 30mila garofani, ma anche 20mila rose e 10mila tra ginestre e ortensie, i cui petali comporranno i bozzetti grafici realizzati quest’anno dal maestro Pino Paturzo. Una sorta di piccola Bibbia iconografica, quindi, chiamata a raccontare la vita di Cristo e a fare da sfondo alla processione del Corpus Domini, domenica alle 18. Durante la processione nessun fedele potrà calpestare i quadri floreali ad eccezione del parroco don Natale Pane, che custodirà l’ostia, e del sindaco Orlando, chiamato a rappresentare la devozione della comunità. «È una forma di rispetto e di omaggio al corpo di Cristo - spiega Giuseppe Gargiulo, priore della confraternita del Monte dei morti e dei Santi Prisco e Agnello - Un modo per testimoniare la fede attraverso l’esplosione di colori dei fiori». La sesta edizione dell’Infiorata verrà presentata domani alle 10.30 al Comune, con Falvio Gabbarini, sindaco di Genzano. (Fonte: Ciriaco M. Viggiano da il Mattino)

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