Fonte: Gianni Siniscalchi
Sorrento - Nessuna nostalgia, ma solo la sincera gioia di rivedersi e di ricordare i momenti passati assieme. Sessantuno anni fa conseguirono assieme la licenza liceale. In cinque, ieri mattina, si sono ritrovati a Sorrento, tra il Circolo Sorrentino e il ristorante ‘O Parruchiano, per festeggiare la ricorrenza e rinsaldare l’amicizia nata tra i banchi del Liceo Sant’Anna fino all’esame di licenza nell’anno scolastico 1949-1950. Niente cattedra e niente registro. A fare idealmente l’appello dei presenti è stato l’unico superstite del corpo docente, il professor Nicola Ruggiero, 90 anni, originario di Vico Equense e residente a Torre del Greco, all’epoca docente di italiano, latino e greco, poi preside, studioso di Giacomo Leopardi al punto da donare la sua biblioteca di ottomila volumi del poeta di Recanati all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Attorno a Ruggiero, più giovani solo di pochi anni, cinque alunni di ieri: il notaio Carlo Iaccarino, l’ingegnere Adriano De Simone (premiato pochi mesi fa per cinquant’anni di ininterrotta iscrizione all’ordine professionale, fu direttore generale dei lavori per la metropolitana di Napoli), l’architetto Francesco Scarpati, il dottor Sergio Barbato (già colonnello dell’Arma dei Carabinieri, arrivato dopo un lungo viaggio da Trento), il professor Giuseppe Castellano. L’età avanzata, più che altri impegni, a “giustificare” gli assenti ancora in vita: gli avvocati Gino Desiderio e Umberto Vuotto, entrambi di Capri, l’ingegnere Giuseppe Savarese, Nicola Arienzo, Giacomo Romano e Nicola Fiorentino. Un ricordo affettuoso è stato dedicato agli «alunni» di quella terza liceale che oggi non ci sono più: i sorrentini Goffredo Acampora, Raffaele Esposito, Bruno Alfaro, Nello Aversa.
Nessuna nostalgia, ma solo la sincera gioia di rivedersi e di ricordare i momenti passati assieme. La giornata degli ex liceali del Sant’Anna è iniziata con l’appuntamento al Circolo Sorrentino, dove il professor Nicola Ruggiero, seguito attentamente dagli allievi di un tempo e dai soci del sodalizio di piazza Tasso, ha parlato per 15 muniti esatti dei suoi studi più recenti e delle tante soddisfazioni meritate come collezionista di libri d’epoca e reperti di Leopardi: le lauree ad honorem ricevute dalle università di Pechino, Belo Horizonte e Suor Orsola Benincasa, le dodici cittadinanze onorarie, tra cui quella di Recanati («Ma spero tuttora – ha aggiunto - di ricevere quella di Sorrento»). Tutto il resto della giornata, esaurita la parentesi culturale che Ruggiero non poteva non dedicare a Leopardi, è stata riempita da aneddoti sui giorni passati tra i banchi del Sant’Anna nelle aule dell’ex seminario arcivescovile annesso alla Cattedrale di Sorrento. Nell’anno scolastico 1949-1950, Ruggiero si era appena laureato e aveva ventiquattro anni: era come avere al fianco un fratello maggiore con la vocazione per l’insegnamento e la passione infinita per Leopardi. «È anche per questo che, al di là delle specifiche qualità personali, il suo rapporto con gli studenti di ieri continua a sfidare il tempo che passa», ha sottolineato il notaio Carlo Iaccarino. Ruggiero e gli allievi d’un tempo si erano riconvocati l’ultima volta nell’estate del 2000 fa per festeggiare il 50.mo anniversario della licenza liceale. Stavolta, prima di salutarsi con un abbraccio fraterno, si sono scambiati la promessa di ripetere con maggiore frequenza gli incontri. I tempi della scuola, per loro, meritano ancora di essere celebrati. Anche dopo 61 anni.
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