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mercoledì 6 luglio 2011

Autovelox, tutti assolti

Gennaro Cinque: "Sapevamo di avere rispettato le leggi, il giudice ci ha dato ragione"

Vico Equense - La Giunta dell´ex Sindaco Giuseppe Dilengite è stata assolta dal reato di abuso d´ufficio. La vicenda parte nel 2004. I titolari di una società del nord di autovelox, insieme a Michele Tatarelli all´epoca comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Dilengite, che in quel periodo guidava l´amministrazione, Giuseppe Cioffi, Gennaro Cinque, Antonio Parlato e Antonio Cannavale, assessori, erano imputati di abuso di ufficio per aver adottato la delibera n. 291 del 3/8/04 con la quale veniva approvata la proposta di locazione di un misuratore di velocità bidirezionale di proprietà della società Garda Segnale in violazione dell´art. 107 TUEL, del D. Lgs. 157/95 in materia di appalti pubblici ed in violazione del codice della strada. Le indagini partivano della Procura della Repubblica di Sala Consilina e venivano poi trasmesse per competenza territoriale alla Procura di Torre Annunziata. Il PM, dott.ssa Annunziata, chiedeva il rinvio a giudizio degli imputati per il delitto di cui sopra, nonchè a carico della società di autovelox anche l´imputazione per truffa aggravata ai danni del Comune di Vico Equense per un importo di oltre 80mila euro, in quanto nell´esecuzione del contratto di locazione venivano utilizzati apparecchi privi di omologazione ministeriale e non idonei all´uso. Il Gup, dott. Russo, all´esito delle dichiarazioni di Giuseppe Dilengite, all´epoca dei fatti Sindaco di Vico Equense e a quelle dei difensori, ha assolto l´intera giunta comunale del 2004 dal reato di abuso d´ufficio. "Sono molto soddisfatto che questo episodio, che si trascinava da tempo, si sia definitivamente chiuso - commenta a caldo il Sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque - Non avevo nessun dubbio, ho sempre avuto piena fiducia nella Giustizia, sicuro di aver lavorato sempre con la massima trasparenza a favore dei cittadini."

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