Un mercoledì da ricordare per il Trio Tarantae che ha deciso di presentare il suo secondo disco, “Canti Migranti”, mediante uno showcase veramente particolare. Sono partiti da piazza dei Martiri, luogo simbolo del quartiere Chiaia, per raggiungere a suon di tamburi e percussioni, il foyer dello store Feltrinelli. Una festa condita da amici artisti e da tanti appassionati di questa band, che propone un sound variegato che abbraccia i ritmi del Sud Italia, sfiorando tal volta tutte le culture del Mediterraneo. Emidio Ausiello (tamburi a cornice), Luigi Staiano (voce e fisarmonica) e Mimmo Scippa (voce e chitarra battente) compongono questo estroso trio, che ha deciso di presentare “Canti Migranti” non con le fredde parole di una conferenza, ma con un vero e proprio concerto. A supportarli in questo evento sono stati: Michelangelo Iossa (giornalista e moderatore), Peppe Quiriti (basso), Francesco Ponzo (chitarra e bouzouki), Sasà Piedepalumbo (fisarmonica), Hamlet (violino), Michele Maione (tamburi a cornice) e le ballerine Maria Grazia Lettieri e Marilù Poledro. Una vera e propria festa di ritmi incalzanti arricchita da un’ospite d’onore, M’Barka Ben Taleb: artista italo-tunisina che ha avuto modo di farsi conoscere dal grande pubblico con la sua performance nel film “Passione” di John Turturro. Una cantante che ha posto la sua griffe in questo disco, incidendo la sua voce nelle tracce “Canti Migranti” e “Futuro al Sud”. Brani che tra l’altro, il pubblico della Feltrinelli ha potuto apprezzare all’interno di un live che ha riportato ben otto canzoni. Un quasi concerto considerando che, questo disco, si compone di 13 tracce. Un percorso discografico che contiene l’essenza di tutto il “Mare nostrum”, passando dalle melodie nostrane per poi raggiungere la Sicilia con il singolo “Cu ti lu dissi” (tributo a Rosa Balistreri), la Puglia con “A vita è na taranta”, per poi emigrare verso il Nord Africa con i suoni esotici di M’Barka Ben Taleb. Musica che trasmette allegria, che regala un sound travolgente; un artificio che riavvolge il tempo e che ci riporta ai ritmi che fanno parte delle nostre radici. Un progetto sponsorizzato dall’etichetta “Polosud Records” e nella fattispecie da Ninni Pascale, che ha creduto molto nella proposta musicale del Trio Tarantae. Una band che trova la sua forza nella eterogeneità dei suoi componenti che riescono ad infondere il loro credo artistico in ogni singolo brano. Si passa dai suoni profondi di Emidio Ausiello, per poi passare alla voce pulita e ritmata di Luigi Staiano e, per finire, al canto di Mimmo Scippa che regala un retrogusto antico. Un percorso nato nel 2004, che vuole continuare a credere in questa filosofia musicale, trasmettendo segnali di speranza per tutto il Meridione. Uno showcase da ricordare, dunque, che nel finale ha riservato un’ulteriore sorpresa: l’ingresso in scena della cantante Valentina Stella che ha voluto affiancare il Trio Tarantae durante l’esecuzione del brano “A cantina e zi Teresa”. (Fonte: Lorenzo Iadicicco da il Roma)Pagine
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sabato 9 luglio 2011
I “Canti Migranti” del Trio Tarantae
Un mercoledì da ricordare per il Trio Tarantae che ha deciso di presentare il suo secondo disco, “Canti Migranti”, mediante uno showcase veramente particolare. Sono partiti da piazza dei Martiri, luogo simbolo del quartiere Chiaia, per raggiungere a suon di tamburi e percussioni, il foyer dello store Feltrinelli. Una festa condita da amici artisti e da tanti appassionati di questa band, che propone un sound variegato che abbraccia i ritmi del Sud Italia, sfiorando tal volta tutte le culture del Mediterraneo. Emidio Ausiello (tamburi a cornice), Luigi Staiano (voce e fisarmonica) e Mimmo Scippa (voce e chitarra battente) compongono questo estroso trio, che ha deciso di presentare “Canti Migranti” non con le fredde parole di una conferenza, ma con un vero e proprio concerto. A supportarli in questo evento sono stati: Michelangelo Iossa (giornalista e moderatore), Peppe Quiriti (basso), Francesco Ponzo (chitarra e bouzouki), Sasà Piedepalumbo (fisarmonica), Hamlet (violino), Michele Maione (tamburi a cornice) e le ballerine Maria Grazia Lettieri e Marilù Poledro. Una vera e propria festa di ritmi incalzanti arricchita da un’ospite d’onore, M’Barka Ben Taleb: artista italo-tunisina che ha avuto modo di farsi conoscere dal grande pubblico con la sua performance nel film “Passione” di John Turturro. Una cantante che ha posto la sua griffe in questo disco, incidendo la sua voce nelle tracce “Canti Migranti” e “Futuro al Sud”. Brani che tra l’altro, il pubblico della Feltrinelli ha potuto apprezzare all’interno di un live che ha riportato ben otto canzoni. Un quasi concerto considerando che, questo disco, si compone di 13 tracce. Un percorso discografico che contiene l’essenza di tutto il “Mare nostrum”, passando dalle melodie nostrane per poi raggiungere la Sicilia con il singolo “Cu ti lu dissi” (tributo a Rosa Balistreri), la Puglia con “A vita è na taranta”, per poi emigrare verso il Nord Africa con i suoni esotici di M’Barka Ben Taleb. Musica che trasmette allegria, che regala un sound travolgente; un artificio che riavvolge il tempo e che ci riporta ai ritmi che fanno parte delle nostre radici. Un progetto sponsorizzato dall’etichetta “Polosud Records” e nella fattispecie da Ninni Pascale, che ha creduto molto nella proposta musicale del Trio Tarantae. Una band che trova la sua forza nella eterogeneità dei suoi componenti che riescono ad infondere il loro credo artistico in ogni singolo brano. Si passa dai suoni profondi di Emidio Ausiello, per poi passare alla voce pulita e ritmata di Luigi Staiano e, per finire, al canto di Mimmo Scippa che regala un retrogusto antico. Un percorso nato nel 2004, che vuole continuare a credere in questa filosofia musicale, trasmettendo segnali di speranza per tutto il Meridione. Uno showcase da ricordare, dunque, che nel finale ha riservato un’ulteriore sorpresa: l’ingresso in scena della cantante Valentina Stella che ha voluto affiancare il Trio Tarantae durante l’esecuzione del brano “A cantina e zi Teresa”. (Fonte: Lorenzo Iadicicco da il Roma)
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