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sabato 16 luglio 2011
I debiti del Comune salgono a sei milioni
Vico Equense - Quasi sei milioni di debito fuori bilancio. Situazione difficile per il Comune di Vico Equense per il quale ai due milioni di euro di debito di qualche mese fa si sono aggiunti altri 3.945.000. I verdetti di tre sentenze sono giunti da poco e il Comune dovrà complessivamente risarcire le controparti di quasi quattro milioni. Di questi 3.550.000 andranno alla ditta di Francesco Saverio Lauro. Questo incremento della situazione debitoria del comune è una vera e propria doccia fredda per il sindaco Gennaro Cinque che ieri ha convocato una riunione dei capigruppo per discutere della delicata situazione e illustrare ai presenti la relazione formulata dal ragioniere del Comune. Durante l’incontro è stata, inoltre, confermata ancora una volta la decisione da parte del sindaco di non procedere ancora alla nomina, per il momento, dei membri della giunta. Una scelta molto criticata dai consiglieri di opposizione che ieri hanno protocollato una diffida in cui precisano che il 28 giugno si è tenuta la prima seduta del consiglio comunale, nella quale si è proceduto alla convalida degli eletti, al giuramento del sindaco e alla nomina del presidente e del vice presidente del consiglio e durante la quale il sindaco ha affermato di non voler ancora nominare gli assessori mentre l’articolo 46, comma II, del decreto legislativo del 18 agosto 2000, numero 267 stabilisce che “il sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui il vice sindaco, e ne dà comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva all’elezione”. Nella diffida i consiglieri Aldo Starace, Natale Maresca e Claudia Scaramellino scrivono che “a distanza di ben 60 giorni dall’avvenuta elezione il sindaco non ha provveduto a tale adempimento, con la conseguenza che non è assicurata la piena funzionalità dell’ente, con grave violazione di legge. L’ingiustificata mancata costituzione della Giunta incide, in particolare, sul regolare svolgimento delle attività del Comune, impedendo al Consiglio Comunale di deliberare sulle materie di propria competenza, con irrimediabile pregiudizio dell’efficienza e della tempestività dell’azione amministrativa. Sul piano squisitamente politico tale inadempimento manifesta un’incapacità a risolvere problemi interni all’ampia maggioranza ovvero un comportamento arrogante ed irrispettoso dei ruoli e delle funzioni su cui si fonda il sistema normativo, statutario e regolamentare degli enti locali”. I consiglieri, pertanto, hanno messo in mora il presidente del consiglio comunale Matteo De Simone a convocare entro cinque giorni il consiglio comunale per discutere e deliberare sui seguenti argomenti: comunicazione del sindaco della nomina dei componenti della Giunta comunale e del vicesindaco, relazione programmatica del sindaco relativa alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso di questo mandato. (Fonte: Ilenia De Rosa da il Roma)
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