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giovedì 21 luglio 2011

Via subito le reti dalla banchina, il Comune sferza i pescatori

Piano di Sorrento - Reti da pesca abbandonate sull’arenile di Marina di Cassano: scatta la linea dura del Comune. Con un’apposita ordinanza, il sindaco Giovanni Ruggiero ha imposto ai pescatori della Marina di Cassano l’immediata rimozione delle reti dall’arenile e dalla banchina di sopraflutto del porto, oltre alla loro sistemazione nei locali realizzati sul molo e non ancora dati in concessione. Un provvedimento dettato da ragioni igienico-sanitarie: stando alle rilevazioni effettuate nelle scorse settimane dagli uffici comunali, l’accumulo delle reti avrebbe provocato un ristagno di acqua che, oltre a far insorgere cattivi odori e sciami di insetti, avrebbe attirato ratti e cani randagi. Il tutto aggravato dal caldo torrido degli ultimi giorni. Una situazione insostenibile per i residenti ma anche per i numerosi turisti, diportisti ed operatori del settore nautico attivi nella zona, che hanno inondato gli uffici comunali con proteste e segnalazioni. Ed ecco spiegata la reazione del sindaco Ruggiero, che ha deciso di inaugurare la linea della tolleranza zero: «L’accumulo di reti da pesca sull’arenile rappresenta un serio pericolo per la salute dei cittadini, oltre che una situazione lesiva dell’immagine e dell’economia turistica della città - spiega il primo cittadino - per questo siamo intervenuti con la massima urgenza». I pescatori, pertanto, dovranno rimuovere a proprie spese le reti dall’arenile, per poi collocarle nei locali demaniali sulla banchina di sopraflutto del nuovo porto di Marina di Cassano, già destinati al ricovero delle attrezzature da pesca. L’occupazione dei locali terminerà quando il Comune, ottenute le autorizzazioni di legge da parte della Regione, avrà perfezionato il procedimento di assegnazione dei locali ai pescatori aventi diritto. L’ordinanza firmata da Ruggiero si scontra con le dure critiche mosse dall’opposizione. Secondo Anna Iaccarino, esponente del gruppo consiliare «In primo Piano», il provvedimento sarebbe illegittimo in quanto privo di un’adeguata istruttoria, fondato su semplici sensazioni e svincolato dai requisiti di urgenza previsti dalla legge». Nel mirino dell’opposizione, però, c’è anche il contenuto dell’ordinanza: «Invece di far sì che i responsabili vengano sanzionati dalla polizia municipale o dalla Capitaneria di porto - spiega Anna Iaccarino - il sindaco intima loro di collocare le reti in locali che appartengono alla Regione, per poi dare in premio anche le chiavi. Tutto ciò costituisce un precedente preoccupante». (Fonte: Ciriaco M. Viggiano da il Mattino)

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