Sorrento - Da domenica 7 agosto presso il Museo Correale di Terranova, inaugurazione del 3° step del progetto “CENTOCINQUANTAX150moX150mm.”. In mostra un’installazione di 150 opere d’arte che percorrono tutte le forme di arte visiva, le arti calligrafiche e la poesia. In collaterale, negli spazi esterni del Museo, l’installazione “Memory Games”, box luminoso omaggio all’economista Malthus, dell’artista Francesco Cocco. Con questo passaggio il Museo Correale di Terranova si apre ad una nuova interazione con l’arte contemporanea. L’evento è patrocinato dal Comune di Sorrento. “CENTOCINQUANTAX150moX150mm.”, progetto artistico ideato da XX.9.12 FABRIKArte, è un work in progress itinerante declinato in 12 eventi compresi tra giugno e dicembre 2011, in un percorso tutto italiano. Il codice di accesso, il numero 150, sta ad indicare le differenti vie che portano ad un’unione che non sia meramente celebrativa: 150 opere d’arte visiva, 150mo dell’unità d’Italia, 150x150 millimetri la misura della singola opera d’arte. E’ proprio il concetto di unione il filo conduttore dell’intero progetto: l’unione di artisti, l’unione di curatori, l’unione di spazi, l’unione di associazioni, l’unione di Enti.
L’unione di idee. “CENTOCINQUANTAX150moX150mm.” è un progetto che si oppone al “disservizio” culturale, che dimostra l’esistenza di una reale possibilità di fare arte in maniera concreta e trasparente. Il progetto non impone, infatti, una mostra collettiva sui generis, anzi, contrasta le collettive selvagge che di questi tempi spadroneggiano nello scenario dell’arte contemporanea. Gli artisti non si trovano quindi a condividere solo uno spazio, ma cooperano nel creare un’unica opera: dall’idea di mostra collettiva, all’idea di opera collettiva. Questa idea di arte democratica, si afferma anche nella perfetta fusione tra artisti con affermato background culturale e giovani talenti emergenti che, in questo modo, hanno la possibilità di confrontarsi e di fare esperienze forti e costruttive. Per altro il concetto di democrazia dell’arte viene, in questo modo, esteso anche al pubblico che ha la possibilità di avvicinarsi all’arte contemporanea (purtroppo ai nostri giorni destinata agli addetti ai lavori) in maniera semplice e accessibile. Tra i 150 artisti partecipanti sono presenti anche 15 nomi di ispiratori storici che, concettualmente, rappresentano il legame tra passato e presente, legame reso possibile attraverso l’arte. Durante il progress questi 15 personaggi cederanno simbolicamente il testimone ad artisti di oggi, decretando quei valori di condivisione che rendono possibile l’unità di pensiero e di azione. Seguendo il tema dei passi, passi individuali e collettivi che si susseguono attraversando spazi e tempi diversi, si costruisce un percorso che, quando interseca quello dell’altro, costituisce il nuovo possibile cammino. E proprio in questo percorso va ad insinuarsi l’installazione “Memory Games” di Francesco Cocco, già presente nell’Opera Collettiva “CENTOCINQUANTAX150moX150mm.” L’installazione sovrappone la memoria personale dell’artista al presente storico comune, in un gioco di trasparenze, in un alternarsi ideale di luce ed assenza di luce, ad asserire che il cammino individuale non può prescindere dal percorso collettivo. Sulla rappresentazione del passato, una foto del nonno dell’artista posta in trasparenza, emerge il grafico della teoria di Malthus, per cui alla crescita aritmetica (lineare) della popolazione corrisponde una crescita geometrica (esponenziale) delle risorse. Questa formula scientifica, che induce ad una riflessione sulla condizione sociale attuale, rappresenta allo stesso tempo la denuncia di un sistema compromesso e la volontà di fare ricorso alla memoria nei momenti di crisi che attraversa l’umanità. Per questo motivo la ricerca dell’artista è contemporaneamente ricerca di verità interiore e ricerca di verità storica, una lotta che non vuole percorrere i sentieri della banalità. “Memory Games” bene si amalgama con il concept del progetto “CENTOCINQUANTAX150moX150mm.” che parla di passi individuali e collettivi coniugati nella lingua universale dell’arte e che si esprime attraverso il concetto di condivisione e unione intrapresi sotto l’unica bandiera ormai sostenibile, quella della partecipazione. Anche l’arte, infatti, vive una profonda decadenza di valori, che rende urgente la considerazione che la “crisi” potrà essere superata solo attraverso la giusta coesistenza e consapevolezza di ciò che eravamo e di ciò che vogliamo/vorremo essere. donatella.meropiali & maria.angela.brion
visitabile dal 7 al 28 agosto 2011
ORARI: 9.30-13.30/merc. 9.30-18.30/sab. 9.30-13.30_18.00-22.00/mart. chiuso
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