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lunedì 8 agosto 2011

Prodotti tipici in festa

Dall’8 al 10 agosto i sapori contadini in vetrina a Ticciano

Vico Equense - Il trionfo del cibo quotidiano. Quello per cui, tutti i giorni, si ringrazia il buon Dio. Ci sono molti prodotti che consumiamo per abitudine senza renderci conto del loro sapore unico. Spesso, poi, capita di non sapere che a pochi chilometri da dove viviamo c’è una coltivazione di un particolare ortaggio, la produzione di un buon vino o di un formaggio eccellente. Fino a qualche decennio fa, la maggior parte della popolazione, soprattutto quella delle grandi città, li conosceva poco o niente. Oggi grazie al lavoro di divulgazione, a cui partecipano anche i grandi chef che in cucina usano i prodotti tipici del territorio, essi stanno vivendo una stagione di notorietà. Il loro trionfo, però, è arrivato con le sagre e le feste contadine. Parliamo, ovviamente, di quelle che hanno un retroterra culturale forte. Di quelle organizzate da associazioni che hanno lo scopo di promuovere il territorio. Feste che passano attraverso l’aggregazione sociale per mettere sull’altare del gusto il cibo quotidiano della propria terra come quella di Ticciano che mette in mostra i sapori della realtà rurale. A Ticciano, frazione di Vico Equense, ritorna l’appuntamento organizzato dalle Acli e dall’associazione “Insieme per le tradizioni contadine”, sarà presente anche lo “Slow Food”. Dall’8 al 10 agosto il borgo collinare ospiterà l’11° edizione della “Festa dei sapori contadini”, un evento che mette in vetrina gli antichi sapori con ricette tradizionali e raccoglie fondi per scopi sociali. “Carne di capra alla ticcianese”, “Piatto della salute con provolone del Monaco Dop e pomodori cuore di bue”, “Trippetta di vitello con fagioli occhio nero” saranno le pietanze da assaggiare. Gran finale il 10 con “Dolci sotto le stelle”, ingredienti di torte e dessert saranno i prodotti tipici della costiera interpretati da chef stellati del calibro di Alfonso Iaccarino, Gennaro Esposito, Peppe Guida, Michele Deleo e Agostino Iacobucci; da giovani chef come Giacomo De Simone e Vincenzo Vanacore e da maestri pasticceri come De Riso, Palladino, Pepe, Cuomo e Alberto Parascandalo. (Fonte: Salvatore Tuccillo da Metropolis Web)

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