Pagine
▼
mercoledì 28 settembre 2011
Lauro (PdL): Sugli effetti perversi del gioco d'azzardo in Italia si registra una confusione nel mondo cattolico
Nell'ambito del Meeting di Rimini 2011 di Comunione e Liberazione, del mese scorso, è stata presentata una ricerca sul tema "Giocare per gioco, ricerca su comunicazione e gioco responsabile", commissionata dalla Lottomatica e dalla SISAL (e altri concessionari) all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dall'analisi della ricerca si evidenzia la finalità commerciale della stessa, a supporto delle strategie aziendali dei concessionari. La ricerca, quindi, non risulta imparziale o indipendente e non fornisce una spiegazione valida sulla trasformazione degli italiani da popolo di risparmiatori a popolo di consumatori di gioco d'azzardo (da record mondiale!). "Stupisce come ad un incontro, così importante, promosso dal mondo cattolico - ha commentato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia - siano state ignorate le relazioni della commissione antimafia, che portano a conclusioni del tutto opposte rispetto a quelle della ricerca. Anche di fronte allo sconcerto manifestato dalle fondazioni cattoliche antiusura, che operano quotidianamente per il recupero dei giocatori patologici, vittime del gioco d'azzardo e della correlata usura, auspico che il presidente della CEI, alla vigilia del dibattito in Senato, voglia prendere una severa posizione sugli effetti perversi di questa piaga sociale." "La ricerca - ha concluso Lauro - tratta, inoltre, di gioco responsabile, ma ignora la severa legislazione statunitense, di cui parlerò in Aula al Senato, sulle responsabilità, penali e civili, dei concessionari che approfittano dei giocatori patologici o dei minori di età."
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.