Vico Equense - Ieri venerdì 23 settembre, alle ore 18, il presidente del Comitato "Mare pulito" dott. Giovanni Serrelli ha ricevuto nei locali del Castello Giusso un folto gruppo di cittadini di Vico Equense, impegnati nella politica e nelle organizzazioni ambientaliste, al quale ha illustrato le iniziative del comitato e ha denunziato lo stato di inquinamento costante in cui versa l'area marina costiera nella quale si svolge la balneazione a Vico e nel resto della Penisola. Egli ha evidenziato tra l'altro la necessità di una verifica della funzionalità della condotta sottomarina che dovrebbe versare i liquami a 1400 metri dalla costa e che per decenni è stata inutilizzata. L'azione che è stata portata a livello giudiziario ha portato pochi frutti, anche perchè i versamenti abusivi in mare non sono sempre accertabili e non sono cessati. Il dott. Serrelli ha riferito che è allo studio un'azione giudiziaria come class action sia contro le pubbliche amministrazioni che contro i privati che inquinano il mare, avvelenandolo e provocando danni alla salute dei bagnanti. I convenuti, condividendo le preoccupazioni e le valutazioni, hanno assicurato la loro adesione e il coinvolgimento della cittadinanza ad un'eventuale class action, oltre che la costante vigilanza e sensibilizzazione al problema sollevato dal comitato. (Fonte: Marica Esposito)
sabato 24 settembre 2011
Mare pulito, pronta una class action
Vico Equense - Ieri venerdì 23 settembre, alle ore 18, il presidente del Comitato "Mare pulito" dott. Giovanni Serrelli ha ricevuto nei locali del Castello Giusso un folto gruppo di cittadini di Vico Equense, impegnati nella politica e nelle organizzazioni ambientaliste, al quale ha illustrato le iniziative del comitato e ha denunziato lo stato di inquinamento costante in cui versa l'area marina costiera nella quale si svolge la balneazione a Vico e nel resto della Penisola. Egli ha evidenziato tra l'altro la necessità di una verifica della funzionalità della condotta sottomarina che dovrebbe versare i liquami a 1400 metri dalla costa e che per decenni è stata inutilizzata. L'azione che è stata portata a livello giudiziario ha portato pochi frutti, anche perchè i versamenti abusivi in mare non sono sempre accertabili e non sono cessati. Il dott. Serrelli ha riferito che è allo studio un'azione giudiziaria come class action sia contro le pubbliche amministrazioni che contro i privati che inquinano il mare, avvelenandolo e provocando danni alla salute dei bagnanti. I convenuti, condividendo le preoccupazioni e le valutazioni, hanno assicurato la loro adesione e il coinvolgimento della cittadinanza ad un'eventuale class action, oltre che la costante vigilanza e sensibilizzazione al problema sollevato dal comitato. (Fonte: Marica Esposito)
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