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martedì 20 settembre 2011

Politiche sociali, il Comune di Vico Equense ricorre al Consiglio di Stato

Vico Equense - Il Comune di Vico Equense, guidato dal sindaco Gennaro Cinque, ha deciso di ricorrere in appello al Consiglio di Stato, per l’annullamento dei due ricorsi al Tar vinti dal gruppo di imprese sociali Gesco. Il Comune di Vico, nel settembre del 2010, rescisse la convenzione per la gestione in forma associata dei servizi sociali con i comuni della penisola Sorrentina e dell'isola di Capri (Ambito Napoli 13); poi, con una delibera di giunta, dichiarò che avrebbe provveduto alla gestione diretta dei servizi socio assistenziali a cooperative e associazioni di volontariato presenti sul territorio vicano, e con un'altra affidò anche, in comodato d'uso ad un'associazione di volontariato, parte della casa di riposo comunale. Il gruppo Gesco è intervenuto contro queste decisioni impugnando gli atti e adducendo il fatto che, l’intento di provvedere alla gestione diretta dei servizi socio assistenziali avrebbe celato,in realtà, l’intenzione di procedere ad affidamenti diretti non consentiti dalla legge; che la giunta si sarebbe arrogata diritti che non le competono, ma di pertinenza del consiglio (sia per la gestione dei servizi sia per la gestione del patrimonio immobiliare) e che sarebbero state violate le regole della concorrenza e trasparenza. Il Tar ha riconosciuto la fondatezza dei ricorsi dichiarando anche che l'omissione di indire una gara ha determinato una restrizione della concorrenza, impedendo a Gesco e ad altre realtà del terzo settore di manifestare il proprio interesse. Ciò rende illegittime la delibere impugnate che sono state entrambe annullate. Ma la sconfitta davanti al Tar non ha fermato il sindaco Gennaro Cinque, che anziché sospendere l’affidamento dei precedenti servizi li affida nuovamente, senza gara, alle cooperative ed alle associazioni sociali “Il Delfino”, “La Locanda”, “Movimento Famiglia”, “Help”, “La Misericordia”, tutte con sede a Vico Equense, fino al 30 settembre 2011. Ordinanze urgenti, firmate dal Primo Cittadino con questa motivazione: "per tutelare l’incolumità pubblica ed in particolar modo delle fasce deboli (anziani, minori e disabili) dal rischio derivante dalla sospensione dell’erogazione dei servizi socio-assistenziali." Il centro sinistra rappresentato dai Consiglieri di In Movimento per Vico ha chiesto, durante lo scorso Consiglio comunale, un cambio delle politiche sociali a Vico, reclamando un aumento degli investimenti (oggi il Comune spende solo 14 euro pro capite mentre la media nazionale è di 111 euro pro capite e quella della Regione Campania è di 60 euro pro capite) ed un miglioramento della retribuzione degli operatori che lavorano con le coop sociali.

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