Pagine
▼
giovedì 24 novembre 2011
Beni confiscati, domani l’Assessore Sommese alla chiusura del master
Regione Campania - Domani, venerdì 25 novembre, presso l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, con inizio alle 9,30, si terrà la conclusione del Master in Promozione, Valorizzazione e Riutilizzo dei Beni Confiscati alla criminalità organizzata, promosso dall'Università in collaborazione con la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, in partenariato con Libera, Agrorinasce e Consorzio S.O.L.E., e con il sostegno economico di Fondazione con il Sud. Ai lavori interverrà l’assessore regionale alle Autonomie locali Pasquale Sommese. Nell'occasione il Suor Orsola, la Fondazione Pol.i.s. e la società multimediale della Regione Campania DigitCampania, in collaborazione con i partner del Master e l'ANCI Campania, promuovono l'iniziativa “I Beni in Comune”, realizzata nell'ambito del progetto “Sentirsi Campani. Identità, Sicurezza e Inclusione”. I lavori si apriranno con la presentazione, presso la Sala degli Angeli, degli elaborati finali degli iscritti al Master. Seguiranno, alle ore 10.30, gli interventi istituzionali delle autorità presenti. Alle ore 11.30 è prevista una expo dei lavori realizzati durante il percorso formativo e delle organizzazioni impegnate nel campo della confisca. Nel pomeriggio alle 15 ci sarà un seminario sulle buone pratiche di riuso e sulle criticità relative alla gestione dei beni confiscati, curato dall'ANCI Campania. Alla giornata interverranno, tra gli altri, il delegato dell'Agenzia Nazionale per i beni confiscati con competenza sulla Campania Roberto Angeloni, il rettore del Suor Orsola Lucio D'Alessandro, il presidente della Fondazione Pol.i.s. Paolo Siani, il presidente di Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo, il presidente dell'ANCI Campania Vincenzo Cuomo.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.