L’artista si esibirà con “Donna Maronna” il 2 gennaio
Castellammare di Stabia - Lunedì 2 gennaio, ore 20, presso la chiesa Maria Santissima del Carmine con Fiorenza Calogero. Questo uno dei primi importanti appuntamenti del 2012 a Castellammare di Stabia dove musica e tradizione si sposeranno in un concerto dal titolo “Donna Maronna”. Protagonista dell’evento, organizzato dal Comune e dall’associazione Flying Events, sarà la cantante Fiorenza Calogero, originaria della città delle acque. “Si tratta di un progetto interamente acustico di Fiorenza Calogero – spiega Enzo Avitabile, che ha contribuito all’ideazione del progetto e ne ha scelto il titolo - affiancato da musiche provenienti dalla tradizione orale e opere di autori contemporanei e non. E’ un viaggio interiore alla ricerca delle tracce originarie della spiritualità femminile”. Ad accompagnare Fiorenza Calogero saranno Marcello Vitale alla chitarra battente, Carmine Terracciano alla chitarra classica, Emidio Ausiello ai tamburi a cornice, Arcangelo Caso al violoncello. Tra i canti in repertorio, “Tre madri” di Fabrizio De Andrè, che racchiude il senso del concerto, “Ninna nanna di Maria”, tradizionale toscana, “No potho reposare”, canzone sarda riportata in luce dal compianto Andrea Parodi, “Patrone sole” di Antonio Sinagra, “Ex voto”, di Carlo D’Angiò,“Si dolce il tormento” di Claudio Monteverdi, “Canzone per Iuzzella” di Eugenio Bennato, e due canzoni di Enzo Avitabile “Madonna nera” e “Figliole ca nce iate alla Madonna”. L’artista, a cui Pietro Gargano ha dedicato due pagine nell’Enciclopedia della canzone napoletana edita dalla Magmata e le cui interpretazioni sono inserite nell’archivio storico della Rai, è attualmente impegnata con l’Ensemble mandolinistico napoletano, diretto dal maestro Gianluigi Sperindeo, in giro per l’Italia. Il 5 gennaio l’Ensemble sarà a Roma presso la Chiesa Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, dove terrà un concerto alle 19. Sarà un raffinato excursus storico della canzone natalizia e tradizionale napoletana attraverso una linea filologicamente perfetta. Dalla musica classica alla canzone d'autore, i musicisti tracceranno un percorso storico-musicale che parte dal Seicento e giunge fino alla metà del Novecento passando per “La cantata dei pastori” del maestro De Simone. Particolarmente curata è la vocalità, incisiva e suadente, sempre variata pur nel rispetto dei moduli tecnico-stilistici del cantare nelle varie epoche. (Fonte: Ilenia De Rosa Agenzia di Comunicazione Semioticando)
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