Provincia di Napoli - “E’ troppo bello per essere vero. Solo due giorni fa mi ero augurato che la liberazione dei marinai della Savina Caylyn avvenisse entro la fine dell’anno. Il mio desiderio si è avverato addirittura alla vigilia di Natale e, per questo motivo, la straordinaria notizia assume un significato ancora più profondo”. Così il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro ha commentato la notizia del rilascio dell'equipaggio e della nave italiana Savina Caylyn, sequestrata l'8 febbraio 2011 da un gruppo di pirati somali. “Questo è il più bel regalo che io e i napoletani potevamo ricevere: la mia gratitudine immensa va a tutti quelli che si sono impegnati, in questi mesi di tensioni e trepidanti attese, a salvare i nostri marinai da un destino assurdo e disumano. In questo momento di estrema gioia, però, il mio pensiero più grande va alle famiglie procidane e sorrentine dei nostri uomini di mare che finalmente, dopo oltre dieci mesi di speranza e di angoscia, possono stringersi intorno ai propri cari e trascorrere - ha concluso Cesaro - nel modo più bello e vero la festa della Natività”.
mercoledì 21 dicembre 2011
Liberazione Savina Caylyn, Cesaro: “Il più bel regalo di Natale”
Provincia di Napoli - “E’ troppo bello per essere vero. Solo due giorni fa mi ero augurato che la liberazione dei marinai della Savina Caylyn avvenisse entro la fine dell’anno. Il mio desiderio si è avverato addirittura alla vigilia di Natale e, per questo motivo, la straordinaria notizia assume un significato ancora più profondo”. Così il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro ha commentato la notizia del rilascio dell'equipaggio e della nave italiana Savina Caylyn, sequestrata l'8 febbraio 2011 da un gruppo di pirati somali. “Questo è il più bel regalo che io e i napoletani potevamo ricevere: la mia gratitudine immensa va a tutti quelli che si sono impegnati, in questi mesi di tensioni e trepidanti attese, a salvare i nostri marinai da un destino assurdo e disumano. In questo momento di estrema gioia, però, il mio pensiero più grande va alle famiglie procidane e sorrentine dei nostri uomini di mare che finalmente, dopo oltre dieci mesi di speranza e di angoscia, possono stringersi intorno ai propri cari e trascorrere - ha concluso Cesaro - nel modo più bello e vero la festa della Natività”.
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