Pagine

martedì 7 febbraio 2012

Caso Schettino, la maggioranza di Trapani sceglie il silenzio

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino

Meta - Altro che Concordia: quello di ieri pomeriggio è stato il consiglio comunale della discordia. Gli esponenti della maggioranza guidata dal sindaco Paolo Trapani, infatti, hanno deciso di disertare la seduta straordinaria convocata su iniziativa dell’opposizione per discutere del naufragio della nave ammiraglia della Costa, comandata dal metese Francesco Schettino. E tanto è bastato per far riaccendere lo scontro politico con la minoranza. Risultato: seduta deserta per mancanza del numero legale e tutti a casa. A rappresentare l’amministrazione c’era soltanto l’assessore Nello Di Capua, che ha provato a giustificare così l’assenza dei colleghi di maggioranza: «In attesa che il Tribunale del riesame di Firenze si pronunci sull’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati di Francesco Schettino – ha fatto sapere il delegato all’Urbanistica - abbiamo ritenuto che il silenzio fosse il miglior modo per testimoniare la nostra solidarietà ai familiari delle vittime ed ai congiunti del comandante, vittima di un attacco mediatico senza precedenti». Il presidente del Consiglio comunale, Pasquale Cacace, ha annunciato la diffusione di una nota in cui il sindaco, Paolo Trapani, dovrebbe esprimere la posizione del Comune sul naufragio della Concordia. Nelle prossime ore ne sapremo di più.


Nella sala consiliare, invece, non si sono presentati Giuseppe Tito, Michele Castellano e Massimo Starita: avvistati negli uffici comunali poco prima dell’inizio del consiglio, i tre assessori hanno preferito disertare la seduta, rispettando così l’ordine di scuderia impartito dal sindaco. La mancanza del numero legale ha impedito la discussione della mozione con cui l’opposizione, presente in blocco al consiglio comunale, intendeva sollecitare il primo cittadino affinché promuovesse «iniziative volte a rendere evidente l’altissimo valore professionale della marineria metese, la cui immagine è stata così ingiustamente denigrata da una campagna mediatica diffamatoria». Sostanzialmente due le proposte della minoranza: l’istituzione di una commissione consiliare speciale, incaricata di definire una precisa strategia comunicativa, e l’organizzazione di un convegno nazionale sulla marineria metese, volto a rinverdire i fasti di una tradizione gloriosa e antichissima. Per il momento, comunque, non se ne farà nulla: tutto è rimandato alla prossima seduta del consiglio comunale, nella speranza che non vada anch’essa deserta per mancanza del numero legale. Ecco spiegata la rabbia dei consiglieri di opposizione, che si scagliano contro il sindaco e la maggioranza. Primo fra tutti il capogruppo di «LeAli per Meta», Daniele De Martino: «Sono profondamente indignato – ha detto l’ex assessore della giunta Antonelli – L’assenza dei consiglieri di maggioranza testimonia quanto questa amministrazione sia poco rispettosa dei cittadini, oltre che della storia e della gloriosa tradizione marinaresca di Meta». Opinione condivisa da Maria Laura Gargiulo, esponente del gruppo «La nostra Meta», che ha parlato di «vergogna inaudita». Nemmeno una parola, invece, da Salvatore Schettino: il fratello del comandante della Concordia ha assistito alla seduta con alcuni amici e il presidente della Casina dei capitani, Michele Miccio, prima di salire in auto e allontanarsi, evitando così le domande dei cronisti.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.