Enrico Rizzi: un intervento di civiltà, parteciperemo alla stesura della nuova Ordinanza
Il Sindaco di Vico Equense ci ripensa. Niente Ordinanza affama randagi, come comunicato nei giorni scorsi. Anzi, prende carta e penna e scrive ad Enrico Rizzi, Coordinatore del PAE (Partito Animalista Europeo), che aveva minacciato di sporgere denuncia. Gennaro Cinque, questo il nome del Sindaco, ha ora disposto la distribuzione delle ciotole per dare da mangiare ai randagi. Avete capito bene, lo stesso Sindaco predisporrà, tramite il Comando della Polizia Locale, la distribuzione di cinquanta ciotole che riporteranno il logo del Comune di Vico Equense. Grande soddisfazione viene ora espressa dallo stesso Rizzi secondo il quale “il Sindaco, con tale gesto ha denotato un’azione rispettosa nei confronti dei soggetti più deboli ed indifesi. Il Sindaco ha dato un segnale di grande civiltà e sensibilità. Nell’ultima settimana – ha aggiunto Rizzi – un’intensa negoziazione con l’Amministrazione Comunale era stata portata avanti dal PAE. Credo che i risultati possono definirsi positivi.”. La nuova Ordinanza verrà predisposta il prossimo otto febbraio nel corso di una riunione tecnica alla quale sono stati invitati i rappresentanti del PAE. Disporrà anche l’uso di un lettore di microchip che verrà messo nelle disponibilità della Polizia Locale e sarà utilizzabile in maniera congiunta con i volontari. Questi ultimi sono stati incontrati nei giorni scorsi proprio dal Sindaco. L’incontro fece seguito alle polemiche sorte dopo l’emanazione dell’Ordinanza che vietava la somministrazione del cibo ai randagi. Una sorta di rivolta che sommerse il Comune di proteste pervenute da tutta Italia. “Mercoledì prossimo esamineremo la bozza della nuova Ordinanza – ha fatto presente Rizzi – e sarà occasione di confrontarci anche con il Comandante del Corpo di Polizia Municipale, i funzionari incaricati ed i due Medici Veterinari che hanno assicurato la loro presenza. Sono certo che sarà un incontro costruttivo e mi preme ringraziare per questo il Sindaco che ha dimostrato di volerci ascoltare.”. L’unico obbligo che sarà ora disposto per i volontari animalisti è quello di tenere puliti i luoghi e rimuovere la ciotola una volta concluso il pasto del randagio. In progetto pure l’installazione di dispenser con paletta e sacchetti monouso. Una rivoluzione, dunque, per i randagi maggiormente tutelati, per i volontari del luogo e forse per la stessa Segreteria del Sindaco, con la quale Rizzi si era sentito quotidianamente. Non vi è alcuna legge che vieta la somministrazione di cibo, aveva detto Rizzi, anzi la giurisprudenza maturata va in direzione opposta, riconoscendo l’alto grado di civiltà di chi si prodiga per i randagi. (Fonte: GeaPress.org)
Ci possiamo rallegrare perché il dissenso è servito e poi mi pare importante il fatto che sia emersa una sorta di umiltà (sentimento importante, ma inusuale ai nostri tempi in chi governa) da riconoscere l’inopportunità del provvedimento tanto da doverlo rimuovere; quindi, rendiamo merito a chi ci ha messo la faccia e demerito in chi evidentemente aveva armeggiato affinché il provvedimento stesso venisse attuato; insomma è bene ciò che finisce bene. ennio.
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