I due esemplari di Caretta caretta in ipotermia a causa delle basse temperature del mare. Saranno curate e rilasciate in primavera. Controlli della Capitaneria per la pesca illegale e i datterari
Massa Lubrense - Il centro di primo soccorso dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella nei giorni scorsi ha recuperato e salvato due tartarughe in difficoltà nel golfo di Salerno. Ad avvertire gli operatori del centro i pescatori di Salerno che avevano accidentalmente catturato i due esemplari di Caretta caretta. Le due tartarughe sono state ribattezzate con i nomi di Valentino e Michele. Erano immobili e infreddolite e così sono rimaste durante il viaggio che le ha condotte da Salerno al centro di primo soccorso dell'Area Marina Protetta a Massa Lubrense. In questo periodo il freddo è il pericolo numero uno per questi splendidi esemplari di rettili marini. Tecnicamente, infatti, le due tartarughe erano in "cold stunning", lo stato in cui entrano le tartarughe quando sono esposte a temperature basse (sotto i 10 gradi). Quando sono in questo stato gli animali vivono una sorta di letargo e restano immobili sui fondali o galleggiano in superficie con grosse difficoltà di movimento. Aumentano quindi i rischi di catture accidentali e di incidenti con imbarcazioni. Negli ultimi 15 giorni infatti sono state recuperate in tutta Italia 27 tartarughe (comprese le due a Punta Campanella), qualcuna purtroppo non ce l'ha fatta a sopravvivere per via delle condizioni di ipotermia prolungate troppo nel tempo. A differenza delle 2 fortunate recuperate dall'Area Marina protetta di Punta Campanella, grazie alla sensibilità dei pescatori di Salerno, e che ora saranno curate presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e rilasciate in primavera quando le temperature del mare saranno più miti. Intanto, il Parco, nonostante le gravi difficoltà economiche, prosegue nelle sue attività di monitoraggio con il prezioso contributo delle Forze dell'Ordine che negli ultimi giorni hanno controllato le acque di Punta Campanella. Alta la guardia nei confronti dei datterari che, nonostante le numerose operazioni della Capitaneria di Porto degli ultimi mesi, continuano la loro attività illecita lungo tutta la costiera. (Fonte: puntacampanella.org)
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