Fonte: Gianni Siniscalchi da il Mattino del 7 febbraioMassa Lubrense - Approvato dalla conferenza dei servizi il progetto esecutivo per la riqualificazione del nuovo porto turistico, l´ipotesi dell´inizio dei lavori, in tempi tuttora da stabilire, metterebbe a rischio l´attività del Circolo nautico Marina della Lobra. «Chiediamo che ci sia garantita una sede prima dell´eventuale apertura del cantiere, finora non abbiamo ancora ricevuto alcuna rassicurazione su questo piano. Il rischio è che partano i lavori, si prolunghino oltre il previsto e che il circolo sparisca». Giancarlo Iaccarino, presidente dello storico sodalizio, formula una richiesta precisa: «La soluzione ideale per avere la certezza della sopravvivenza del circolo nautico, in caso di inizio dei lavori, sarebbe quella di costruire prima la nuova sede e poi procedere alla demolizione della vecchia». Rimane vivace il dibattito sull´intervento complessivo in programma a Marina Lobra con una spesa di circa 15 milioni di euro, con la ristrutturazione dell´area, la realizzazione di una stazione marittima da diporto, un parcheggio interrato, una piscina, locali di deposito al servizio dei pescatori. La conferenza dei servizi, superando una prescrizione della Regione per «difformità al Put» della penisola sorrentina, ha licenziato il progetto esecutivo: i lavori potrebbero iniziare l´anno prossimo.
Nel dibattito sul progetto, che contrappone gli ambientalisti all´amministrazione comunale e alla società aggiudicataria del project financing (che avrebbe per 40 anni la gestione dello scalo per fronteggiare l´investimento), il circolo nautico assume una posizione precisa. «La nostra preoccupazione - aggiunge il presidente Giancarlo Iaccarino - è legata al rischio di un progetto che potrebbe restare incompiuto nell´ipotesi che, dopo l´apertura del cantiere e la realizzazione di parte delle opere, i lavori possano subire interruzioni, più o meno lunghe, per problemi di finanziamento o per questioni burocratiche. Guardando oltre il rischio che il circolo nautico resterebbe senza sede, ci sarebbero anche danni ambientali per un territorio ancora incontaminato. Tuttavia, senza entrare nel merito dell´intervento previsto dal progetto, auspichiamo una soluzione che possa dare certezze al futuro del nostro sodalizio». Il circolo dà lavoro a sei dipendenti e rappresenta una realtà significativa per Massa Lubrense e non solo con i suoi ottanta soci. L´attuale sede, affacciata sul litorale lubrense, è un pezzo di storia del territorio perché è aperto da 44 anni, nei locali dove prima operava un ristorante. «La presenza del circolo - sottolinea Iaccarino - dà un contributo all´economia locale, i soci utilizzano le strutture collegate alla nautica da diporto e i servizi delle altre aziende che operano a terra. I soci non sono soltanto napoletani: abbiamo avuto negli ultimi anni anche adesioni di imprenditori e professionisti della penisola sorrentina. Tra i nostri progetti, c´è anche l´obiettivo di attivare una scuola per insegnare ai ragazzi della penisola sorrentina l´arte della navigazione a vela. Il circolo, per tanti motivi, è una realtà che merita di svolgere anche per il futuro le sue attività radicate nella cultura di una località marittima. Aspettiamo una risposta alla nostra richiesta di procedere alla costruzione della nuova sede prima di demolire quella utilizzata. Ci sembra l´unica via praticabile per allontanare il rischio della scomparsa del circolo nautico».
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