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domenica 15 aprile 2012
'Un terremoto separò Capri da Massa Lubrense'
«Un tremuoto ruppe le caverne che il monte reggevano onde Capri al continente era unita». Tremuoto sta per terremoto, naturalmente. Le altre parole, uscite dalla penna dell' eruditissimo conte Michele Milano da Polistena (una città della Calabria Ulteriore), pur dense di significato storico e geologico, non hanno bisogno di essere tradotte. E confermano la tesi che da tempo immemorabile divide gli studiosi: l' isola azzurra era «attaccata» all' estremità di Massa Lubrense, cioè a Punta Campanella. Questa teoria che, dall' alto del promontorio di Minerva, può essere in qualche modo verificata perché nelle giornate più terse si ha l' illusione di «vedere», adagiato nella profondità del mare che lì è limpidissimo, il braccio di terra che saldava l' isola alla terraferma. Questa ipotesi, tra l' altro, piaceva moltissimo a Eduardo De Filippo, profondo conoscitore della zona dopo aver acquistato uno degli isolotti di Li Galli. Oltre alle notazioni curiose, però, attestiamoci sulle certezze scientifiche che l' autore di un prezioso libricino, il già citato conte Michele Milano, ci tramanda grazie alla tenacia e all' intuito di uno storico sorrentino, Antonino Cuomo, cui si deve la scoperta del documento. E, successivamente, un breve e acuto saggio che precede il volume edito da Marzio Grimaldi - "Cenni geologici sul tenimento di Massa Lubrense", 72 pagine, euro 16 che, tra l' altro, contiene una mappa della penisola che sembra confermare l' ipotesi. La colpa, dunque, fu del "tremuoto" che il 21 aprile del 1819 provocò «una fessura corrente da Oriente verso Occidente» e lo smottamento di zone di terreno a valle «con sassi or grandi or piccioli di calcio carbonato compatto». La descrizione, come rileva Antonino (Nino) Cuomo, è precisa fin nei minimi dettagli e riporta anche l' ipotesi di Strabone che attribuisce la causa del «Separamento di Capri» e di tutte le altre isole ad una punizione inflitta da Giove ai giganti ribelli. Il passo del grande storico è categorico: «La vendetta di Giove, che sotto i monti sotterra i ribelli giganti, è l' allegoria della formazione di tante isole come Procida, Pitecusa, Capri Leucosia e le Sirenuse sono parti disgiunte dalla terra ferma». Di qui il valore di questa piccola ma significativa pubblicazione che amplia le conoscenze scientifiche della penisola sorrentina. (Fonte: Carlo Franco da La Repubblica Napoli)
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