Pagine
▼
venerdì 4 maggio 2012
Discarica nelle grotte, sei denunciati
Piano di Sorrento - Utilizzavano due grotte tufacee che si estendono per una superficie di 700 metri quadrati come discariche abusive per liberarsi di ogni sorta di materiali, compreso l’amianto. Scoperti dai carabinieri sono stati denunciati in stato di libertà e dovranno rispondere in concorso tra loro dei reati contro l’ambiente e di deturpamento di bellezze naturali. A finire sulla scrivania della magistratura sono i nomi di 6 persone residenti a Piano di Sorrento, 3 donne e 3 uomini, che in via Formiello, in zona paesaggistica tutelata, utilizzavano da tempo due grotte artificiali tufacee scavate nel costone roccioso come discarica abusiva nella quale i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento diretti dal maresciallo Daniele De Marini e coordinati dal capitano Leonardo Colasuonno della compagnia dell’Arma di Sorrento hanno rinvenuto rifiuti speciali quali una lavastoviglie, una cucina, 4 televisori, tubature in ferro arrugginito, laminati in amianto, armadi in materiale ferroso oramai corrosi dalle intemperie, barattoli vuoti di oli lubrificanti, oltre a cumuli di materiali in ferro, legno e plastica. L’area di proprietà delle 6 persone denunciate si estende su una superficie di circa 700 metri quadrati, i carabinieri nell’ambito dei controlli hanno trovato rifiuti speciali anche all’esterno delle due grotte artificiali, ponendo sotto sequestro l’intero spazio. La discarica abusiva oltre ad essere priva di qualsiasi tipo di autorizzazione era stata realizzata in un’area già oggetto in passato di segnalazioni da parte delle associazioni ambientaliste che proprio durante l’ultima tornata elettorale per le amministrative del 2010 avevano denunciato in via Formiello l’esistenza di discariche a cielo aperto anche lungo l’unica stradina di accesso dove in un video fu riportata la presenza di materiali edili, pneumatici di automobili e furgoni, lastre di eternit cemento. Ancora gli esponenti del Wwf Penisola sorrentina denunciarono oltre un anno fa l’esistenza in via Formiello di carcasse di animali morti ed in avanzato stato di putrefazione, tra questi anche un esemplare di cavallo che probabilmente caduto da un dirupo era stato lasciato a marcire tra la vegetazione. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)
2 commenti:
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.
NOTA DEI PROPRIETARI
RispondiEliminaIn merito all'articolo pubblicato il 4/5/2012 su Vico Equense On Line, relativo alla discarica in Via Formiello, quale comproprietaria dell'area preme precisare quanto segue: non risponde al vero che si tratti di N.2 grotte artificiali scavate all'interno di costone tufaceo bensì di grotte naturali, e che le stesse non state utilizzate comne discariche, tant'è che le masserizie e gli altri rifiuti rinvenuti dai Carabineri, si trovavano nell'immediatezza dell'ingresso delle grotte stesse. Il suddetto materiale proveniente in gran parte da dismissione per ristrutturazione edilizia, era in attesa di essere prelevato da Penisola Verde. Per quanto attiene la presenza di AMIANTO, è opportuno precisare che il verbale dei Carabinieri testualmente riporta: N.2 tubi rotti di cm 50 "presumibilmente" di cemento-amianto, una lamiera di ondulino di m 2x1 "presumibilmente" di cemento-amianto. Si contesta, pertanto, il tono dell'articolo che descrive il luogo come Discarica Abusiva e N.6 persone dedite allo stoccaggio di materiale pericoloso, così come si contesta l'accostamento con altri episodi di discariche a cielo aperto in via Formiello che nulla hanno a che fare con i proprietari dell'area posta sotto sequestro.
NOTA DEI PROPRIETARI
RispondiEliminaIn merito all'articolo pubblicato il 4/5/2012 su Vico Equense On Line, relativo alla discarica in Via Formiello, quale comproprietaria dell'area preme precisare quanto segue: non risponde al vero che si tratti di N.2 grotte artificiali scavate all'interno di costone tufaceo bensì di grotte naturali, e che le stesse non state utilizzate comne discariche, tant'è che le masserizie e gli altri rifiuti rinvenuti dai Carabineri, si trovavano nell'immediatezza dell'ingresso delle grotte stesse. Il suddetto materiale proveniente in gran parte da dismissione per ristrutturazione edilizia, era in attesa di essere prelevato da Penisola Verde. Per quanto attiene la presenza di AMIANTO, è opportuno precisare che il verbale dei Carabinieri testualmente riporta: N.2 tubi rotti di cm 50 "presumibilmente" di cemento-amianto, una lamiera di ondulino di m 2x1 "presumibilmente" di cemento-amianto. Si contesta, pertanto, il tono dell'articolo che descrive il luogo come Discarica Abusiva e N.6 persone dedite allo stoccaggio di materiale pericoloso, così come si contesta l'accostamento con altri episodi di discariche a cielo aperto in via Formiello che nulla hanno a che fare con i proprietari dell'area posta sotto sequestro.