"La rinunzia totale dei partiti al finanziamento pubblico, a partire da rimborsi in corso; una commissione di inchiesta, con periti indipendenti, per la verifica dei bilanci di tutti i partiti e della gestione finanziaria dei gruppi parlamentari; un'Assemblea costituente, da eleggere, nel 2013, per la riforma della Costituzione e dello Stato e, infine, il limite dei due mandati parlamentari, come autoriforma, a partire dalle prossime elezioni politiche, senza deroghe, per assicurare un reale ricambio della classe dirigente del nostro Paese, rappresentano il tentativo estremo di restituire credibilità alla politica, intesa come servizio e non come crocevia di interessi, particolari e personali. Gli attuali leader non si affannino a cercare soluzioni non nette, e di mera facciata, e non tentino di presentarsi, come nuovi, dopo aver occupato, per molte legislature, gli scranni governativi e parlamentari, perché servirebbe soltanto ad esacerbare ancora di più gli animi dei cittadini ed alimentare lo tsunami in arrivo." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
Lusi. Lauro: Non rimanga un vulcano inesploso, ma erutti al più presto, come dovere di verità. Potrebbe contribuire, paradossalmente, alla rigenerazione della politica e dei partiti
"Lo dico da innocentista convinto verso tutti (fino a sentenza passata in giudicato): sarebbe utile che il senatore Lusi, di fronte alle pesantissime e quasi incredibili accuse, che gli vengono mosse e che neppure uno sceneggiatore di fertile fantasia avrebbe potuto inventare, non si limitasse a definirsi un vulcano inesploso, ma si trasformasse, al più presto, e non solo per ragioni difensive, ma come dovere di verità, in un vulcano in eruzione. Potrebbe contribuire, paradossalmente, alla rigenerazione della politica e dei partiti." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.