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mercoledì 6 giugno 2012

Armato e De Luca (PD): "Disinquinamento e bonifica Golfo di Napoli, ritardi drammatici. Avviare subito tavolo tra parti istituzionali”

"Un quadro completo dello stato di attuazione degli interventi e delle criticità, delle scelte ipotizzabili per evitare nuove e pesanti sanzioni da parte dell'Unione Europea sul tema della depurazione e delle reti fognarie in Campania, anche in considerazione della ulteriore sospensione dei lavori relativi al depuratore di Punta Gradelle e del collettore di Gragnano". E' quanto chiedono al Ministro dell'Ambiente Clini, i senatori del Pd Teresa Armato - prima firmataria di una interrogazione - e Enzo De Luca, con una interrogazione sottoscritta da oltre venti senatori di diversi gruppi parlamentari, tra i quali , De Luca, Andria, Astore, Carloni, Ceccanti, Chiti, Della Seta, De Sena, Del Vecchio, De Feo, Garavaglia, Ferrante, Incostante. Gli interroganti chiedono al governo "di avviare una leale collaborazione istituzionale nei confronti della Regione Campania e degli altri enti locali, per superare i drammatici ritardi che si stanno verificando in tema di disinquinamento e bonifica del golfo di Napoli; ritardi - sottolineano Armato e De Luca - che rischiano non solo di produrre danni economici e ambientali, ma anche di compromettere ulteriormente la credibilità dell´Italia sul Piano Europeo e internazionale." Inoltre, i parlamentari chiedono al governo "di predisporre, alla luce delle risorse finanziarie impegnate, in particolare per il commissariato Sarno, misure efficaci, anche attraverso l´adozione di specifici protocolli, per impedire infiltrazioni e condizionamenti da parte della criminalità organizzata, nonché fenomeni di corruzione." E' fondamentale sottolineano Armato e De Luca a nome di tutti gli interroganti: "istituire un tavolo permanente di lavoro sul tema del disinquinamento e della gestione di un corretto ciclo integrato delle acque, al fine di evitare fenomeni di dispersione e spreco delle risorse impegnate e, al tempo stesso, determinare un accelerazione alle procedure di spesa e di realizzazione delle opere". E ancora "riteniamo opportuno - concludono - che il governo intervenga, per quanto di competenza, al fine di monitorare l'istruttoria relativa a progetti europei per accertare e garantire la concreta capacità di progettazione e di spesa per non rischiare di perdere le risorse europee".

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