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sabato 2 giugno 2012
PdL, ci vogliono fatti
Vico Equense - “Troppi scandali, pochi progetti”. È il triste ritratto che quotidianamente magistratura e stampa tracciano del PdL. Rabbia, indignazione, delusione traspirano anche dalle parole di Flora Beneduce, consigliere nazionale dei Club della Libertà, che si sente ferita dalle inchieste che stanno colpendo tanti componenti del Popolo della Libertà. “Sono furiosa perché ho creduto fortemente in un partito liberale e garantista, non in quel partito incubatore di corruzione che viene delineato dai giornali – dice la dottoressa, componente del coordinamento provinciale PdL -. Io, come tanti altri, ho partecipato a molte battaglie per garantire giustizia, rappresentanza, democrazia autentica. Ora la stampa pubblica notizie che fanno presumere la degenerazione e la perversione degli ideali del Popolo della Libertà. Ci sono tanti volti nuovi che cercano spazio nel partito ma non riescono ad emergere. E allora, mi sembra che diventi un impedimento l’onestà, la moralità, la freschezza delle novità, delle idee e dei progetti. Non basta aver avvicinato al partito tante persone, non basta aver raccolto voti impegnandosi attivamente sul territorio, non basta essere referenti delle persone. Bisogna destreggiarsi tra i compromessi, nascondere gli indizi, chiudere un occhio, meglio ancora, entrambi. Non ci sto. Non posso tradire i miei elettori, non posso tradire me stessa. È ora che si proceda a un ribaltamento. Lo dice ogni giorno Angelino Alfano, ma è tempo che passi dai proclami ai fatti. Gli inquisiti devono difendersi e dimostrare la propria innocenza. Il giustizialismo è sempre e comunque deprecabile. La presunzione d’innocenza è una conquista e non deve essere subordinata a nessuno. È auspicabile, tuttavia, che gli indagati dignitosamente si mettano in disparte e provino la propria estraneità ai fatti. Intanto, il partito deve tornare tra la gente, deve evitare la sottomissione agli interessi di pochi, deve riflettere su se stesso ed epurarsi dalla frangia di disonesti, corrotti e collusi che lo deturpa e lo rende non solo lontano, ma addirittura inviso ai cittadini. Non c’è più tempo per procrastinare. Questa operazione va fatta subito”.
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