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martedì 5 giugno 2012

Sorrento: dati incrociati su proprietà immobiliari, reddito basso ed evasione fiscale

Il Comune ignora la proposta dell’Idv, mentre è positivo, in Campania, il primo bilancio della partecipazione di molti enti all’accertamento fiscale

Sorrento - Sono passati 4 mesi dalla proposta lanciata dall’Italia dei Valori all’amministrazione comunale di Sorrento, per contrastare ulteriormente l’evasione fiscale, tenendo il passo rispetto ai controlli che stanno avvenendo in tutta Italia, ma soprattutto per il “rispetto legislativo” nei confronti di tutti i cittadini onesti, soprattutto i tanti lavoratori dipendenti che le tasse devono pagarle. Risposte? Ad oggi nessuna risposta, totale silenzio. Ma la novità, invece, giunge da altri comuni che, a quanto pare, hanno intrapreso proprio la strada proposta dall’Idv a Sorrento, inaugurando una intensa collaborazione con l’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno. “Da recenti notizie di stampa apparse su tutti i quotidiani regionali” dichiara Giovanni Antonetti responsabile del partito in penisola sorrentina, e promotore dell’iniziativa “risulta che in Campania, in tema di lotta all’evasione fiscale, il bilancio è nettamente positivo anche grazie alla partecipazione di molti Comuni all’accertamento fiscale; sono infatti finora 61 gli “accordi antievasione” siglati con le Agenzie delle Entrate territorialmente competenti che hanno portato ad un recupero di imposta di centinaia di migliaia di euro. Queste convenzioni” continua l’esponente dipietrista “consentono di far luce su situazioni e stili di vita in conflitto con quanto dichiarato, contribuendo così alla costruzione di una ritrovata cultura della legalità e del contrasto all’evasione e al sommerso. In questo modo vengono scandagliati i dati dei contribuenti e quando viene trovata qualche incongruenza, l’Ufficio Comunale Tributi manda via web una segnalazione circostanziata alla Guardia di Finanza e alla Direzione dell’Agenzia delle Entrate. La segnalazione scatterà, per esempio, se il proprietario di un immobile di lusso dichiara redditi bassi per sfruttare agevolazioni nei servizi comunali, o se in un alloggio che risulta vuoto è attiva una fornitura di elettricità, segno di un probabile affitto in nero. Nel mirino anche le residenze di comodo in altri comuni, quando magari il soggetto conserva in città “interessi familiari, economici, sociali e lavorativi.Spiace constatare” conclude Antonetti “che l’ennesima proposta dell’Italia dei Valori non sia stata presa in considerazione, anche perchè, la lotta all’evasione fiscale è una battaglia comune che va perseguita indipendentemente dagli schieramenti politici di appartenenza; è per questo che ci auguriamo che l’amministrazione comunale, per il tramite dell’assessore competente, con delega ai tributi, bilancio, patrimonio, controllo di gestione e trasparenza, accolga la nostra proposta.”

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